Teheran: raid israeliano uccide il leader di Hamas Ismail Hanyieh

I funerali si terranno domani, nella Capitale iraniana. L'ala militare di Hamas: "Ci saranno conseguenze enormi".

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Mercoledì 31 Luglio 2024
Roma - 31 lug 2024 (Prima Pagina News)

I funerali si terranno domani, nella Capitale iraniana. L'ala militare di Hamas: "Ci saranno conseguenze enormi".

Il leader politico di Hamas, Ismail Hanyieh, è morto in seguito ad un raid israeliano condotto contro la sua casa a Teheran, in Iran. Lo ha reso noto lo stesso movimento fondamentalista.

Già primo ministro dell'Autorità Nazionale Palestinese dal 2006 al 2007, Hanyieh fu anche capo dell'amministrazione di Gaza dal 2014 al 2017, anno in cui venne nominato capo politico di Hamas.

“Stiamo studiando le dimensioni dell’incidente del martirio di Haniyeh a Teheran” e i risultati saranno resi noti successivamente, hanno fatto sapere le Guardie Rivoluzionarie iraniane.

L'attacco è avvenuto questa notte, alle 2 locali (le 4:30 in Italia). Fonti di Al Arabiya hanno confermato che Hanyieh è morto dove stava dormendo, centrato da un missile. Nell'attacco è morta anche una sua guardia del corpo, Wassim Abu Shaaban. Stando ai media iraniani e israeliani, il missile sarebbe partito da un territorio fuori dall'Iran.

E proprio a Teheran si terranno i suoi funerali, in programma domani. 

L'omicidio di Hanyieh "porterà la battaglia a nuove dimensioni" e avrà "enormi conseguenze in tutta la regione", ha fatto sapere l'ala militare di Hamas. Sull'assassinio, ha dichiarato il portavoce del Ministero degli Esteri di Teheran, Nasser Kanaani, sono ancora in corso indagini: "Il sangue dei Mujahid che lottano per sfuggire alle grinfie degli occupanti sionisti non sarà mai vano – ha detto – Il martirio di Ismail Haniyeh a Teheran rafforzerà il forte rapporto tra l’Iran, la cara Palestina e la resistenza”.

Il Presidente palestinese Abu Mazen ha condannato il raid, parlando di "un atto codardo e uno sviluppo pericoloso" e invitando "il popolo palestinese e le forze popolari all'unità, alla pazienza e alla fermezza di fronte all'occupazione israeliana". Per il funzionario della fazione islamica Sami Abu Zuhri, ripreso dai media di Israele, l'uccisione di Haniyeh è "una grave escalation" che non raggiungerà il proprio obiettivo.

"L'assassinio del comandante Ismail Haniyeh è un atto codardo e non passerà sotto silenzio", ha continuato un alto dirigente di Hamas, Musa Abou Marzouk.

"La situazione preoccupa e stiamo lavorando per evitare una escalation. Oggi farò una conferenza telematica con tutti gli ambasciatori d'Italia nella regione mediorientale", ha detto il Vicepremier e Ministro degli Esteri, Antonio Tajani, parlando con i cronisti prima di visitare il Carcere di Paliano, nel Frusinate.

"Prendere di mira Ismail Haniyeh è un atroce crimine terroristico e una flagrante violazione delle leggi e dei valori ideali", ha dichiarato il capo del Comitato Supremo degli Houthi yemeniti, Mohammed Ali al-Houthi, commentando il raid in cui è rimasto ucciso il leader di Hamas.

La Radio militare di Tel Aviv ha fatto sapere che sull'omicidio di Hanyieh c'è il "riserbo ufficiale in Israele, nessuna assunzione di responsabilità da parte del Governo e dall'Idf". 

Secondo quanto riporta la Tv di Stato iraniana, citata dai media israeliani, il raid in cui è stato ucciso Hanyieh ritarderà di diversi mesi l'intesa sul cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi, oltre a provocare una rappresaglia da parte dei gruppi estremisti appoggiati da Teheran nellla regione. Secondo quanto evidenziano funzionari di Teheran, quanto dichiara la Tv di Stato riflette il pensiero dell'ayatollah Ali Khamenei e del governo.

"Il regime sionista affronterà una dura punizione per l'assassinio del leader di Hamas Ismail Haniyeh", ha dichiarato il leader supremo iraniano, in un messaggio di condoglianze per la morte del leader di Hamas. "Il regime sionista criminale e terrorista ha preparato il terreno per una dura punizione", ha continuato. "Consideriamo la vendetta e la ricerca del sangue di Haniyeh, che è stato ucciso nel territorio dell'Iran, come un nostro dovere", ha concluso Khamenei.

"Non vogliamo la guerra ma ci prepariamo a tutte le possibilità. Faremo il nostro lavoro a tutti i livelli". Così il Ministro israeliano della Difesa, Yoav Gallant. In merito al raid su Beirut, ha dichiarato: "L'esecuzione è stata mirata, di alta qualità e limitata". Intanto, secondo quanto riferisce Ynet, è stata convocata per questo pomeriggio, alle 16, la riunione del gabinetto di guerra del Ministero della Difesa israeliano.


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