Il Presidente russo, Vladimir Putin, "ha fatto male i calcoli". Così il Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, alla vigilia del secondo anniversario dell'invasione dell'Ucraina da parte di Mosca.
In una dichiarazione divulgata dalla Casa Bianca, il Capo di Stato americano evidenzia che ora si "constata ancora più vividamente quello che avevamo capito sin dal primo giorno, vale a dire che Putin ha fatto male i calcoli".
"Agli americani e alla gente in tutto il mondo è chiaro che la posta in gioco di questo scontro va oltre l'Ucraina", prosegue ancora Biden, evidenziando che "la Nato è più forte, con più Paesi, e più unita che mai e la coalizione globale senza precedenti di 50 Paesi in sostegno dell'Ucraina guidata dagli Usa rimane impegnata a fornire assistenza di importanza critica all'Ucraina e a chiamare la Russia a rispondere della sua aggressione".
"Se Putin non paga il prezzo" per tutto ciò che ha fatto, aggiunge Biden, "andrà avanti. E i costi per gli Stati Uniti e per i nostri Alleati della Nato e partner in Europa e in tutto il mondo salirà".
Il Presidente Usa ricorda, quinidi, l'annessione della Crimea nel 2014, i governi fantoccio a Donetsk e Lugansk, e il tentativo di eliminare l'Ucraina dalle mappe geografiche nel 2022.
Biden annuncia inoltre "più di 500 nuove sanzioni contro la Russia per la guerra di conquista che continua a portare avanti in Ucraina e per la morte di Aleksei Navalny, attivista anti corruzione coraggioso e il leader più tosto dell'opposizione a Putin". Le sanzioni, continua, colpiscono persone implicate nella detenzione di Navalny e legate ai settori finanziario, militare, industriale, alle reti di approvigionamento, e che hanno evaso le sanzioni in tutto il mondo.
"I provvedimenti faranno in modo che Putin paghi un prezzo ancora più salato per la sua aggressione all'estero e per la repressione interna", prosegue Biden, per poi aggiungere che Washington ha approvato altre restrizioni contro un centinaio di entità accusate di sostenere illegalmente Mosca nella guerra contro Kiev, oltre ad aver intrapreso provvedimenti per ridurre i guadagni dal settore dell'energia.
Biden fa sapere, inoltre, di "indirizzato la mia amministrazione a rafforzare il sostegno per la società civile e i media indipendenti e per chi combatte per la democrazia nel mondo".
L'Ucraina, continua Biden, "sta finendo le munizioni. L'Ucraina ha bisogno di più rifornimenti dagli Stati Uniti per mantenere le loro posizioni di fronte agli implacabili attacchi della Russia, che sono resi possibili da munizioni e armi provenienti da Iran e Corea del Nord", per cui la Camera dei Rappresentanti è invitata "ad approvare il provvedimento bipartisan di spesa supplementare per la sicurezza nazionale prima che sia troppo tardi".
La misura, continua il Presidente degli Stati Uniti, "assicura fondi urgenti per l'Ucraina e investe nella base industriale dell'America. Non c'è dubbio che se lo 'speaker convocasse un voto, sarebbe approvato velocemente anche alla Camera". "La storia ci guarda. Non riuscire a sostenere l'Ucraina in questo momento critico non sarà dimenticato. Ora è il momento di essere forti al fianco dell'Ucraina e essere uniti ai nostri alleati e partner. Ora è il momento di dimostrare che gli Stati Uniti sono al fianco della liberà e non si inchinano di fronte a nessuno", per questo ho "indirizzato la mia amministrazione a rafforzare il sostegno per la società civile e i media indipendenti e per chi combatte per la democrazia nel mondo", conclude Biden.
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