Ucraina: la Russia lancia i missili ipersonici Kinzhal
La capitale Kiev è rimasta al buio in seguito a una pioggia di missili.
(Prima Pagina News)
Giovedì 26 Gennaio 2023
Roma - 26 gen 2023 (Prima Pagina News)
La capitale Kiev è rimasta al buio in seguito a una pioggia di missili.
Nel corso dell'ultimo attacco contro l'Ucraina, la Russia ha utilizzato almeno un missile supersonico Kinzhal. A renderlo noto, su Telegram, è il portavoce dell'Esercito di Kiev, Valery Zaluzhny.

Secondo quanto fa sapere il Kyiv Independent, stamani l'allarme antiaereo è tornato a suonare in gran parte della nazione, compresa la capitale Kiev, quindi la Russia ha dato il via alla rappresaglia per l'invio dei tank Abrams e Leopard da parte di Stati Uniti e Germania.

Mosca, ha fatto sapere il governatore dell'Oblast di Odessa Maksym Marchenko, sta per avviare un altro attacco missilistico contro l'Ucraina, in cui saranno usati aerei e navi.

Una quindicina di droni Shahed, di produzione iraniana e in dotazione all'Esercito russo, sono stati abbattuti dalle forze ucraine in nottata sui cieli della capitale, prima dell'inizio della rappresaglia da parte di Mosca. Lo ha reso noto l'Amministrazione Militare di Kiev. Stando alle prime informazioni, riferisce il Kyiv Independent, non ci sarebbero vittime o danni.

Ci sarebbero già “i primi abbattimenti di missili russi”. Così il capo dell'Ufficio della Presidenza dell'Ucraina, Andriy Yermak, citato dall'Ukrainska Pravda. Al momento, nel Paese è in corso un bombardamento da parte dei russi.

Secondo quanto riporta Unian, che riprende l'Amministrazione di Kiev, in seguito all'attacco missilistico, la capitale è rimasta al buio, perchè i missili russi hanno colpito un'infrastruttura energetica. La rete elettrica ha subito gravi danni, ma, si precisa, “non si registrano vittime o feriti”.

Undici persone sono morte e altrettante sono rimaste ferite a seguito dell'ultimo attacco russo. Lo dichiara il portavoce del Servizio ucraino per le emergenze nazionali, Oleksandr Khorunzhy.

C'è, quindi, la paura che la Russia possa intensificare gli attacchi, dopo che ieri è stato dato l'ok all'invio dei tank Leopard 2 e M-1 Abrams. Il Ministro della Difesa di Berlino, Boris Pistorius, aveva dichiarato ieri che le forze militari ucraine saranno addestrate in territorio tedesco entro la fine di gennaio, per poi aggiungere che i carri armati dovrebbero arrivare in Ucraina per la fine del mese di marzo. Sempre ieri, c'è stata l'autorizzazione, da parte del Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, all'invio dei tank Abrams.

“A Mosca, tutto ciò che stanno facendo” le nazioni occidentali “è percepito come un coinvolgimento diretto nel conflitto”. Così il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dalla Tass. “Le capitali europee e Washington dichiarano costantemente che l’invio di vari sistemi d’arma, compresi i carri armati, all’Ucraina non significa in alcun modo che questi Paesi o la Nato siano coinvolti nelle ostilità in corso in Ucraina. Non siamo assolutamente d’accordo”, prosegue.

Zelensky “non è più nemmeno un clown, ma solo un cane da circo, un barboncino ai piedi dell’addestratore, che abbaia al suo battito di mani”. Così, su Telegram, il Vicepresidente del Consiglio di Sicurezza Russo, Dmitry Medvedev.

Secondo l'ex Presidente russo, quanto detto ieri da Zelensky, che aveva fatto sapere di non avere interesse a incontrare Vladimir Putin, è un modo per ricevere maggiori sostegni da parte dell'Occidente. “È una ridicola figura da operetta con una maglietta verde unta che dipende al 1000% dalle armi della Nato e dai soldi occidentali. Senza di loro, lui e l’Ucraina non sopravviverebbero nemmeno un giorno”, continua.

Per Putin, gli obiettivi russi in Ucraina sono un “segreto di stato”. A dichiararlo, in un'intervista a Die Ziet, è Mathias Warnig, ad di Nord Stream 2, il gasdotto di cui Gazprom è proprietaria. Warnig, che è molto vicino al Presidente russo, è accusato di essere un “vassallo della Russia”, ed è l'unica persona di nazionalità tedesca a figurare nella lista dei sanzionati da parte degli Stati Uniti. Inoltre, l'ufficio delle imposte di Müllheim ha fatto una meticolosa verifica fiscale su di lui, che a Die Ziet si è definito come "tossico", perchè potrebbe avvelenare le persone a lui vicine.

Al quotidiano, Warnig ha raccontato di aver avuto un incontro con Putin a Mosca, e di aver tentato di convincerlo di mettere fine al conflitto.

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