L'incertezza economica in Europa resta alta, "soprattutto a causa della guerra di aggressione in corso della Russia contro l'Ucraina".
Così il Commissario Europeo agli Affari Economici, Paolo Gentiloni, presentando in conferenza stampa a Bruxelles le previsioni economiche estive della Commissione Europea.
"L'inasprimento monetario potrebbe avere effetti negativi sull'attività economica più forti di quelli previsti, ma potrebbe anche provocare un calo più rapido dell'inflazione, che accelererebbe la ripresa dei redditi reali", prosegue.
"Gli ultimi dati confermano che l'economia dell'Ue ha evitato la recessione lo scorso inverno, nonostante il persistere di venti contrari eccezionali. Non è un risultato da poco, vista l'entità degli choc che abbiamo dovuto affrontare, e testimonia l'efficacia della nostra risposta politica comune", dice.
"Tuttavia, l'attività economica si è fermata nel secondo trimestre e gli indicatori indicano un ulteriore indebolimento nei prossimi mesi", continua.
"In Italia, la crescita del secondo trimestre ha sorpreso al ribasso con una contrazione dello 0,4 per cento, determinata dal calo della domanda interna", continua.
"Sebbene si preveda un leggero rimbalzo nella seconda metà di quest'anno e nel prossimo, le proiezioni di crescita annuale sono state riviste al ribasso dalla primavera. Il Pil italiano dovrebbe ora crescere dello 0,9 per cento nel 2023 e dello 0,8 per cento nel 2024", prosegue.
Nonostante la crescita più debole, aggiunge Gentiloni, "dobbiamo avere fiducia nel futuro dell'economia europea, perché possiamo fare molto per sostenere una crescita sostenuta e sostenibile".
"L'efficace attuazione dei Piani nazionali di ripresa e resilienza rimane una priorità fondamentale. Occorre perseguire politiche fiscali prudenti e favorevoli agli investimenti, in sincronia con i continui sforzi delle nostre banche centrali per contenere l'inflazione. Infine, dobbiamo lavorare con determinazione per concludere un accordo sulla riforma delle nostre regole fiscali entro la fine dell'anno".
In merito alle polemiche che l'hanno visto coinvolto in quest'ultima settimana, in cui è stato criticato da alcuni esponenti del governo italiano e chiamato in causa dalla premier Giorgia Meloni per l'accordo Ita-Lufthansa, dice: "Non voglio partecipare a polemiche che penso danneggino l'Italia".
L'eliminazione graduale del Superbonus 110%, prosegue Gentiloni, è un giusto provvedimento: "Noi abbiamo sempre sollecitato tutti i governi, nei modi che ciascuno sceglie a livello nazionale, a eliminare le misure straordinarie che erano state introdotte sia per il Covid che per i prezzi dell'energia, per la ragione semplice che queste misure hanno un prezzo economico difficile da sostenere nel lungo periodo e, nel medio periodo, rendono più difficile la riduzione dell'inflazione, che è nell'interesse dell'economia europea e di tutte le famiglie. Direi che il superbonus fa parte di queste misure, che sono state considerate come straordinarie, prese in momenti straordinari, e che gradualmente è giusto eliminare".
Senza il Patto di Stabilità, dice ancora Gentiloni, la situazione sarebbe peggiore: "Penso che dobbiamo essere ottimisti sulla riforma del Patto di stabilità e che dobbiamo lavorare per favorire un'intesa. La Commissione ha fatto buona parte del lavoro, mettendo sul tavolo una proposta che credo sia avanzata e che vada nell'interesse dell'insieme dell'economia europea, quindi anche dell'Italia, e vi assicuro che non è stato facile".
"Può essere migliorata? Senz'altro. E in questo gioco, in cui ci sono opinioni diverse, con chi la vuole migliorare in un senso e chi in un altro, la Commissione aiuta la presidenza di turno, quella spagnola, a cercare questa intesa", continua.
"Il nostro compito era quello di fare una proposta, che credo sia una buona proposta. Sono soddisfatto del fatto che se ne stia discutendo e certamente cercheremo di accompagnare il lavoro dei governi per raggiungere un'intesa che è nell'ovvio interesse dell'economia comune. Senza un accordo, la situazione sarebbe sicuramente più negativa", conclude il Commissario Europeo agli Affari Economici.
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