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Per questa edizione dell’opera la regia è di Vivien Hewitt e la scenografia dello scultore giapponese Kan Yasuda.
Per questa edizione dell’opera la regia è di Vivien Hewitt e la scenografia dello scultore giapponese Kan Yasuda.
“Una sfida affascinante realizzare i costumi per Madama Butterfly” esclama con entusiasmo Regina Schrecker in occasione della 70esima edizione del Festival Puccini dedicata ai 100 anni dalla morte di Giacomo Puccini, che si chiuderà a Torre del Lago, Viareggio, con la Madama Butterfly per celebrare i 120 anni dalla prima rappresentazione che avvenne il 17 febbraio 1904 al Teatro alla Scala e che andrà in scena sabato 31 agosto e sabato 7 settembre prossimi. Questa edizione dell’opera è la stessa realizzata nel 2004, sempre con la regia di Vivien Hewitt, la scenografia dello scultore giapponese Kan Yasuda e i costumi di Regina Schrecker che li aveva già realizzati nel 2000 per questo Festival.
I costumi indossati da tutti i protagonisti, dal coro e dalle comparse, sono gli stessi del 2004, adattati alla fisicità di ognuno dalle mani di esperte sarte. “Sono stati realizzati con tessuti spalmati, cioè tessuti su cui è stata applicata una patina di materiale plastico che dona lucidità – spiega la stilista – I colori sono chiari in modo che possano essere colorati dalle luci del teatro. L’effetto è davvero molto bello”. La rappresentazione ebbe molto successo fino al 2004 in occasione dei 100 anni dalla Prima. Sapendo che l’opera sarebbe andata in tournée all’estero, compreso il Giappone, fu deciso di realizzare una messa in scena senza tempo.
“I giapponesi non apprezzano vedere rappresentate la loro storia e le loro tradizioni dagli occidentali perché lo considerano come una mancanza di rispetto” afferma Regina Schrecker che conosce molto bene la civiltà e la cultura orientale, avendo portato, per tanti anni, la sua moda in Cina, in Giappone e in Mongolia.
“L’idea di una messa in scena senza tempo è stata vincente – prosegue la stilista - Fu un grande successo non solo in quel Paese, ma anche in Germania, Stati Uniti e Korea e alla chiusura dell’Expo del 2005 ad Aichi. Sono convinta che lo sarà anche in questa edizione del Festival”.
Regina Schrecker, che ha sempre amato il teatro fin da bambina, ha realizzato i costumi mettendoci professionalità e passione, accettando una sfida davvero affascinante e impegnativa iniziando dallo studio dell’opera.
“Prima di disegnare gli abiti ho letto il libretto, ho voluto conoscere la vita del compositore e l’epoca in cui Giacomo Puccini ha ambientato Madama Butterfly – spiega la designer – Il Maestro non è mai stato in Giappone, ma nei primi del ‘900 la cultura giapponese andava molto di moda in Europa. Per me è stata una grande sfida perché i miei costumi dovevano, e devono ancora oggi, interagire con la scenografia che, nonostante sia molto contemporanea, celebra anche il simbolismo racchiuso nella cultura giapponese”. In particolare Cio Cio San, che per Regina Schrecker è comunque una donna forte nonostante la sua fragilità di donna innamorata e innocente, indosserà un semplice abito bianco con un mantello rosso da sposa in organza, molto vaporoso e di grande effetto, che mette in risalto il suo stato d’animo. “Il suo amore per Pinkerton è vero e puro – conclude Regina Schrecker - lei rinuncia alla sua cultura, alla sua famiglia e alla sua religione per sposarlo e vivere come sua moglie”.
La scena è dominata da una grande scultura curva ed essenziale di Ken Yasuda realizzata in materiale leggero dagli artisti dei carri del Carnevale di Viareggio.
L’idea di una messa in scena senza tempo è venuta proprio all’artista le cui opere, realizzate in marmo nel suo laboratorio di Pietrasanta dove vive ormai da molto tempo, sono enormi e minimaliste, in particolare quelle che si trovano nella sua isola, Hokkaido.
L’opera sarà diretta dal Maestro Jacopo Sipari di Pescasseroli, Cio Cio San il 31 agosto sarà interpretata da Valeria Sepe mentre il 7 settembre da Marina Medici, Suzuki da Anna Maria Chiuri, Pinkerton da Vincenzo Costanzo e Sharpless da Vincenzo Bologna.
Per questa occasione Regina Schrecker ha creato anche una sciarpa ispirata a Madama Butterfly. Un modo per far sì che la cultura sia davvero patrimonio di tutti.