Afragola (Na): rapina per nascondere violenza sessuale, 6 persone arrestate, tra loro 2 frati

Secondo quanto emerge dalle intercettazioni, il mandante della rapina sarebbe il parroco della cittadina partenopea.

(Prima Pagina News)
Giovedì 01 Agosto 2024
Napoli - 01 ago 2024 (Prima Pagina News)

Secondo quanto emerge dalle intercettazioni, il mandante della rapina sarebbe il parroco della cittadina partenopea.

Sei persone, tra cui due frati, sono state arrestate dai Carabinieri di Afragola, nel Napoletano, con le accuse di rapina e violenza sessuale.

Gli arresti sono avvenuti al termine di un'indagine, partita ad aprile scorso, dopo che due uomini avevano presentato una denuncia, riferendo di essere stati rapinati da due persone che, armate di mazza e coltello e travisate, si erano introdotte in casa sfondando la porta, per poi rubare un cellulare e cercare di rubarne un altro, dandosi poi alla fuga.

Gli autori del furto sono stati identificati nel giro di poco tempo, così come i mandanti e il movente. I fatti, però, presentavano delle lacune, e sono stati collegati dalle vittime a rapporti avuti in passato con alcuni frati della Campania e a violenze sessuali subite. In base a quanto dichiarato dalle vittime, sono partite le intercettazioni telefoniche e l'acquisizione delle immagini delle telecamere di videosorveglianza presenti sul percorso seguito dai rapinatori, indicato nel dettaglio dalle stesse vittime, che hanno riconosciuto gli autori del furto dalle foto.

Le indagini hanno accertato il contesto in cui era avvenuto il furto e di ottenere riscontri sulle dichiarazioni delle due vittime anche sugli abusi sessuali subìti in alcuni monasteri, inclusa la Basilica di Sant’Antonio di Afragola, e di rivelare il motivo per cui i rapinatori hanno rubato soltanto il cellulare e non anche altri oggetti o denaro: dalle intercettazioni, infatti, è emerso che la rapina era stata orchestrata per rubare i cellulari dei due uomini, su cui si trovavano chat e immagini a dir poco scandalose, che avrebbero potuto provocare problemi seri ad alcuni frati dei monasteri in cui le due vittime avevano lavorato.

Nello specifico, dalle intercettazioni è emerso che il mandante della rapina sarebbe il parroco di Afragola, che si sarebbe rivolto ad alcune persone per reclutare i due rapinatori per recuperare i due cellulari. Durante le indagini è stata anche acquisita una lettera scritta dagli avvocati delle due vittime ai frati superiori, in cui si sollecitava il pagamento delle prestazioni lavorative nei monasteri, fino ad allora non pagate, e si faceva riferimento anche alle violenze sessuali subìte in cambio di assistenza sociale (con la fornitura di abiti, alimenti e altre cose necessarie a sopravvivere) e lavorativa (garantendo un lavoro pagato nei luoghi di culto in cui i due frati svolgevano le loro funzioni religiose).

Le indagini, anche tramite l'interrogatorio di un terzo frate, che sapeva degli abusi sessuali, hanno confermato che il mandato alla rapina è ascrivibile ad un altro frate, tratto in arresto, che, temendo che le due vittime potessero sporgere denuncia, avendo come prove le chat, i messaggi e i video conservati nella memoria dei due cellulari, si era rivolto a due conoscenti per assoldare i rapinatori ed evitare il pericolo.


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