Arte, Roma, Museo Nazionale Romano: prorogata la mostra su Cavalcaselle

Giovedì 25 luglio, dalle ore 17:30, visita guidata e intervista impossibile all'artista. 

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Lunedì 22 Luglio 2024
Roma - 22 lug 2024 (Prima Pagina News)

Giovedì 25 luglio, dalle ore 17:30, visita guidata e intervista impossibile all'artista. 

Prorogata fino all'8 settembre, a Palazzo Altemps, sede del Museo Nazionale Romano, la mostra integrale dedicata a uno degli studiosi più originali e affascinanti della storia dell’arte italiana: Giovanni Battista Cavalcaselle. Per ricordare e divulgare il talento intuitivo di colui che fu di fatto uno dei più rilevanti storici e critici dell'arte italiana, l'artefice dell'esposizione, Corrado Veneziano, e la curatrice Francesca Barbi Marinetti hanno concepito un'intervista immaginaria per ripercorrere l'itinerario artistico che lo caratterizzò. Giovedì 25 luglio, presso i Saloni Espositivi del Palazzo, avrà luogo una visita guidata con l'artista, alle ore 17:30 e, a seguire, all'interno del Teatro di Palazzo Altemps, ci si ritroverà in questa suggestiva cornice per evocare ed esplorare i percorsi poliedrici di questo significativo pioniere culturale. L'ingresso è libero, fino ad esaurimento posti, su prenotazione obbligatoria al link https://www.eventbrite.it/e/biglietti-intervista-impossibile-a-gb-cavalcaselle-951587472747

 

La mostra Dipingendo Cavalcaselle, di tersa mano rappresenta un doveroso e significativo tributo all'intellettuale, raccogliendo in 24 tele una summa delle opere a cui fece maggior riferimento lo storico. Il percorso espositivo si dipana, infatti su una ricerca investigativa dei lavori di epoca medievale e rinascimentale italiana sui quali viene impresso lo stile concettuale di Veneziano. Il suo lavoro pittorico parte infatti proprio da Cavalcaselle e a ritroso reinterpreta visivamente le opere d’arte – i colori, le trame, le tecniche – di Cimabue, Antonello da Messina, Piero della Francesca, Raffaello, Tiziano e molti altri, realizzando una sorta di limpida “terza vita” dei medesimi lavori pittorici. Su questo tappeto cromatico e figurativo, Veneziano aggiunge poi le “frasi”: quegli appunti e deduzioni scientifiche cavalcaselliane che partecipano, condividono e sviluppano la spinta comunicativa generale dell’opera. Le parole stesse – i segni della lingua italiana, talora inglesi – si fanno simboli e segni dalla elegante propulsione dinamica del geniale autore veneto.

 


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