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Con il Castello di Lusa, Dürer, Giulia Lama e il docufilm su Tiziano.
Con il Castello di Lusa, Dürer, Giulia Lama e il docufilm su Tiziano.
L’Estate Tizianesca - che da Pieve di Cadore con i suoi eventi si diffonde nei territori della montagna dolomitica tra bellunese e trevigiano, nel segno del grande Maestro del Rinascimento - entra nel vivo con gli appuntamenti di luglio.
Si parte già sabato 13 luglio con la scoperta di un luogo incantato di queste terre, il Castello di Lusa a Villabruna, presso Feltre e presso il panoramico Parco delle Dolomiti bellunesi, connubio perfetto d’arte e paesaggio come è nella ratio della rassegna, giunta ormai alla sua XX edizione, promossa dalla Fondazione Centro Studi Tiziano e Cadore, con il sostegno di tanti partner pubblici e privati.
“Il mondo in un castello: echi d’incantesimi tra curiosità e delizie delle Arti” (necessaria la prenotazione: visite@tizianovecellio.it - 0435 501674) è un percorso di visita esclusivo, accompagnati dall’anima di questo luogo, Sebastiano Giordano il benemerito restauratore d’arte che si è voluto applicare per un’intera esistenza, come geometra-architetto, arredatore, scenografo e collezionista, nella ricostruzione architettonica e il riabbellimento dorativo e d’arredo dello strategico Castello.
L’insediamento, risalente addirittura alla Tarda Età del Bronzo, è stato sede feudale fortificata dei Vescovi dell’area bellunese in sostituzione della medievale Famiglia Lusa e, in pieno Rinascimento, proprietà residenziale dell’aristocratica Famiglia Villalta. Il patrimonio artistico amorevolmente raccolto nel tempo comprende quadri, sculture, incisioni, arredi storici, ceramiche, vetri, tessuti-costumi-vesti d’epoca tra Occidente e Oriente, strumenti musicali, strumenti tecnico professionali artigianali, vari oggetti di arti applicate tradizionali, giocattoli, rarità esotiche e curiosità, oltre ad un’ampia raccolta fotografica.
La visita s’inoltrerà quindi in un lungo percorso interno sostando, tra l’altro, nella Camera della Musica, nella Wunderkammer, nel Teatrino, nella Biblioteca, in un tripudio di sfide intellettuali e di sfavillii di esiti di restauri artistici, nel labirintico susseguirsi di ambienti dove tutto è allusivo e così magico da risultare più vero del vero storicizzabile.
I successivi appuntamenti getteranno luce su due eccellenti protagonisti dell’arte veneta. A Belluno al Museo Civico di Palazzo Fulcis, martedì 23 luglio alle ore 18.00, l’incontro sarà con un grande studioso del Rinascimento veneto, membro, e fino al 2020 presidente, del consiglio scientifico della Fondazione Centro Studi Tiziano e Cadore, Bernard Aikema, che presentando la mostra da poco inaugurata al Castello del Buonconsiglio di Trento “Dürer e gli altri Rinascimenti in riva all’Adige” illustrerà un lato importantissimo e poco noto della presenza e dell’influenza in Italia di Albrecht Dürer.
Il passaggio del maestro norimberghese in Trentino, avvenuto nel 1494/95, costituisce infatti un episodio fugace ma di grande rilevanza nelle dinamiche dei rapporti artistici fra Germania e Italia, lasciando tracce non indifferenti nella regione di Trento e nei territori dell’Adige. Partendo dallo spettacolare “caso Dürer”, l’incontro con Aikema - professore all’Università di Nimega (Olanda) e Lovanio (Belgio), e già guest professor a Princeton e ad Harvard – così come la mostra di Trento, da lui curata insieme a Laura Dal Prà, Giovanni Maria Fara e Claudio Salsi, intende illustrare le origini di quel Rinascimento originale e sui generis, che si sviluppa in Trentino tra 1470 e 1530/40.
Tale stile nuovo, o meglio, l’insieme di tali nuovi stili - linguaggi di un Rinascimento variegato e diffuso - si realizza in una pluralità di forme grazie a contatti molteplici, che spaziano dall’Italia settentrionale, alla Germania, ma anche alle Fiandre.
Quindi, “A tu per tu con Giulia Lama: una donna artista del Settecento veneziano” evento Save Venice nell’ambito dell’Estate Tizianesca. Melissa Conn, direttrice di Save Venice - la principale organizzazione non-profit americana dedicata alla salvaguardia del patrimonio storico artistico di Venezia - e Nora Gietz, che supporta la Prof.ssaTracy Cooper per la ricerca archivistica e storico-artistica, ci accompagneranno,
Giovedì 25 luglio alle 18.30 presso la Magnifica Comunità di Pieve di Cadore, nell’universo plurimo della nota pittrice veneziana Giulia Lama, spiegando i risultati dei restauri promossi recentemente su 5 opere della pittrice, grazie al programma Women Artists of Venice (WAV) di Save Venice, rivelandone i diversi aspetti e le problematiche della ricerca archivistica.
Tra le opere restaurate e recentemente esposte al pubblico in un’apposita mostra, che ha permesso di ammirarle da vicino prima della ricollocazione nei luoghi di provenienza, anche I Quattro Evangelisti della chiesa di San Marziale e La Vergine in preghiera da Santa Maria Assunta a Malamocco.
Gli incontri di luglio si chiuderanno con la proiezione dell’acclamato docufilm prodotto dalla Fondazione Centro Studi Tiziano e Cadore e da Land Comunicazioni - “Tiziano senza fine” - già proiettato con successo a Parigi e a Vienna, e in prestigiose sedi museali in Italia ,e trasmesso su RAI 5. L’appuntamento con questo racconto visivo firmato da Luca e Nino Criscenti, con il commento di tre esperti, Enrico Maria Dal Pozzolo, Augusto Gentili e Stefania Mason e le musiche di Matteo D’Amico, è presso la Casa di Tiziano l’Oratore a Pieve di Cadore il 30 luglio alle ore 18.00.
Da segnare in questo mese anche l’avvio dei concerti che arricchiscono da sempre L’Estate tizianesca. Il primo degli otto concerti scelti dal maestro Delio Cassetta, l'anima di Dolomiti Symphonia, con lo slogan “ascoltare per vedere”, sarà Domenica 28 luglio alle ore 21 con Francesco Morici al pianoforte e musiche di Scarlatti, Mozart, Liszt, Skrjabin nella Sala Polifunzionale di San Vito di Cadore .