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L’AD Claudio Andrea Gemme illustra agli studenti dell’Università LUMSA il ruolo strategico di Anas per l’occupazione qualificata, gli investimenti da 2,1 miliardi di euro e l’impatto delle infrastrutture sulla crescita del Paese.
L’AD Claudio Andrea Gemme illustra agli studenti dell’Università LUMSA il ruolo strategico di Anas per l’occupazione qualificata, gli investimenti da 2,1 miliardi di euro e l’impatto delle infrastrutture sulla crescita del Paese.
All’Università di Roma LUMSA, durante una lectio magistralis dedicata alle ricadute economiche e occupazionali delle infrastrutture, l’Amministratore Delegato di Anas, Claudio Andrea Gemme, ha tracciato il bilancio di tre anni di forte espansione della società. Negli ultimi trentasei mesi l’organico è cresciuto di oltre 1.000 unità, pari a un incremento del 15% della forza lavoro, con circa 2.000 nuove risorse inserite tra personale tecnico e di presidio della rete, senza considerare le figure stagionali. Il piano industriale prevede ora un ulteriore rafforzamento: entro il 2028 Anas punta infatti ad assumere più di 900 persone, con una crescita aggiuntiva stimata intorno al 12% rispetto ai livelli attuali.
Gemme ha spiegato che la politica di assunzioni privilegia profili altamente specializzati, in particolare Direttori Lavori, Direttori Operativi, ispettori di cantiere e ispettori di opere d’arte, chiamati a seguire la progettazione, la realizzazione e il controllo delle infrastrutture. Circa il 75% delle nuove risorse è stato destinato alle aree tecniche e operative, con una distribuzione omogenea lungo tutta la penisola: 32% nel Nord, 41% nel Centro e 27% nel Sud, a testimonianza di un presidio capillare del territorio nazionale. In questo modo l’azienda si prepara ad affrontare le sfide poste dal potenziamento della rete stradale e autostradale, dalla manutenzione programmata e dai nuovi standard di sicurezza e sostenibilità.
Tra i temi al centro dell’intervento, l’AD ha richiamato anche la dimensione economica degli investimenti programmati, ricordando come nel 2025 Anas abbia avviato gare per un valore complessivo di 2,1 miliardi di euro. Di questi, circa 1,9 miliardi sono stati pubblicati dalla Direzione Generale per nuove opere, manutenzione e servizi di ingegneria, mentre i restanti 190 milioni di euro sono stati attivati dalle strutture territoriali a supporto degli interventi sulle reti regionali. Secondo Gemme, questa capacità di generare lavori e appalti lungo tutta la filiera rende la società una delle principali leve di sviluppo locale, con ricadute dirette sull’occupazione e sull’indotto.
Nel suo messaggio agli studenti, il vertice di Anas ha insistito sul fatto che ogni cantiere aperto rappresenta non solo un’opera in costruzione, ma anche un laboratorio di crescita economica e sociale per i territori. Gli investimenti in nuove infrastrutture e in manutenzione, ha sottolineato, agiscono da moltiplicatore di ricchezza, migliorando la competitività del sistema logistico italiano, la sicurezza stradale e la qualità della vita dei cittadini. Dietro ogni progetto ci sono posti di lavoro stabili e qualificati, competenze che si consolidano e una rete di imprese coinvolte, elementi che trasformano strade e ponti in strumenti concreti di coesione e sviluppo.