Breaking news infrastrutture - Trasporti, Salvini sui rincari: “Servono interventi immediati di Garante prezzi e Antitrust”

Il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti rilancia il ruolo delle Autorità di controllo per evitare speculazioni su treni e viaggi nei periodi di picco della domanda, con un focus sui servizi di Alta Velocità.

(Prima Pagina News)
Mercoledì 03 Dicembre 2025
Roma - 03 dic 2025 (Prima Pagina News)

Il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti rilancia il ruolo delle Autorità di controllo per evitare speculazioni su treni e viaggi nei periodi di picco della domanda, con un focus sui servizi di Alta Velocità.

La tenuta dei prezzi nel settore dei trasporti torna al centro del dibattito politico. Matteo Salvini, vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, ha ribadito in Parlamento che il governo mantiene un monitoraggio costante sulle tariffe applicate da operatori ferroviari e, più in generale, sui costi dei viaggi, soprattutto nei periodi festivi, quando la domanda cresce e il rischio di rincari si fa più concreto.

 

Pur ricordando che l’esecutivo non può imporre direttamente i prezzi in un sistema di mercato liberalizzato, il ministro ha sottolineato come lo Stato abbia il dovere di vigilare affinché non si trasformino in terreno fertile per pratiche scorrette a danno dei consumatori.

 

Salvini: “Niente prezzi imposti, ma tolleranza zero sulle speculazioni”

Nel suo intervento alla Camera, Salvini ha chiarito la linea: nessun listino deciso per decreto, ma un’azione decisa sulle condotte anomale. L’obiettivo dichiarato è evitare che i picchi di domanda, tipici di festività e ponti, diventino il pretesto per aumenti ingiustificati.

 

Il ministro ha parlato di “pratiche speculative” come rischio concreto da contrastare, richiamando esplicitamente la necessità di un’azione rapida e coordinata tra le Autorità preposte alla tutela del mercato e dei cittadini. Al centro, la difesa del potere d’acquisto delle famiglie che si spostano per lavoro, studio o per raggiungere i propri cari nei periodi clou dell’anno.

 

Salvini ha indicato due attori chiave: il Garante per la sorveglianza dei prezzi e l’Autorità Antitrust. Al primo viene chiesto di intensificare le verifiche sugli andamenti tariffari, così da rilevare tempestivamente eventuali anomalie. Alla seconda, il compito di accertare che eventuali aumenti non siano il risultato di intese o comportamenti scorretti da parte degli operatori.

 

Il richiamo del ministro va nella direzione di un “fronte comune” istituzionale: un intervento sinergico che, nelle intenzioni del governo, deve fungere da deterrente per chi intendesse sfruttare il mercato a proprio vantaggio, violando le regole della concorrenza leale e penalizzando chi viaggia.

 

Un passaggio specifico è stato dedicato ai servizi di Alta Velocità ferroviaria, uno dei segmenti più sensibili durante le festività e in occasione di grandi eventi. Salvini ha ricordato che questa categoria di treni opera in regime di libero mercato, con più operatori che competono tra loro su tratte strategiche del Paese.

 

Secondo quanto riferito dal ministro, negli ultimi quattro anni non si sarebbero registrati aumenti nei listini tariffari ufficiali dell’Alta Velocità. Un dato che, nelle parole di Salvini, conferma come la concorrenza possa contribuire a contenere i prezzi, pur non escludendo la necessità di verificare con attenzione eventuali differenze tra tariffe base e prezzi effettivamente praticati nei periodi di maggiore domanda.

 

Il tema dei prezzi dei trasporti tocca direttamente la più ampia questione del diritto alla mobilità. La linea illustrata dal ministro punta a un equilibrio tra libertà di impresa e tutela dei cittadini, con particolare attenzione a chi utilizza treni e altri mezzi di trasporto per esigenze essenziali.

 

In questo quadro, il rafforzamento dei controlli e la trasparenza nelle politiche tariffarie diventano strumenti centrali per garantire che la mobilità resti sostenibile e accessibile, senza scivolare in rincari improvvisi e immotivati. Il messaggio politico è chiaro: il governo non intende imporre prezzi dall’alto, ma chiede ad Autorità indipendenti e operatori di mercato di fare la propria parte, nel rispetto delle regole e dei consumatori.


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