Sei sicuro di voler sbloccare questo articolo?
La procedura prevede l’affidamento della redazione del progetto di fattibilità tecnico economica, dell’esecutivo e del piano di sicurezza. Tra i professionisti previsti anche un esperto in percorsi partecipativi. Scadenza per le offerte il 24 febbraio 2026.
La procedura prevede l’affidamento della redazione del progetto di fattibilità tecnico economica, dell’esecutivo e del piano di sicurezza. Tra i professionisti previsti anche un esperto in percorsi partecipativi. Scadenza per le offerte il 24 febbraio 2026.
È stato pubblicato oggi il bando della gara di progettazione dell’intervento di riqualificazione delle ex scuole Bellesini, in particolare dell’ala di via Stoppani. La procedura, di competenza del servizio Edilizia pubblica con il supporto del servizio Appalti e partenariati, prevede l’affidamento della redazione del progetto di fattibilità tecnico economica, della progettazione esecutiva e del piano di sicurezza. L’importo a base della gara è di 423.856,67 euro, a cui eventualmente si possono aggiungere altri 133.466,05 per l’opzione della direzione operativa e del coordinamento sicurezza in esecuzione. La scadenza per la presentazione delle offerte è il 24 febbraio 2026. Nel gruppo di lavoro, fra le varie figure professionali richieste (progettisti architettonici, delle strutture, degli impianti ecc.). si prevede la figura di un professionista per la progettazione partecipata con i portatori di interesse con esperienza di percorsi partecipativi nell'ambito di progettualità complesse.
Finanziata con oltre 6 milioni di euro dall’assestamento di bilancio di luglio, la ristrutturazione dell’ala di via Stoppani delle ex scuole Bellesini mira a realizzare all’interno dell’ampia cubatura un ostello per i lavoratori, spazi per le associazioni, il circolo anziani, la sede della Circoscrizione e una grande sala comune con cucina e bar.
Le caratteristiche dell’edificio. L’ex scuola Bellesini è caratterizzata da pianta a L e si sviluppa su quattro livelli, ognuno con superficie lorda di circa 730 metri quadrati, oltre al piano sottotetto non praticabile. L’edificio dispone anche di una palestra al piano seminterrato, in corrispondenza del lato nord del cortile interno. Attualmente sono utilizzati solo alcuni spazi, tra cui la palestra e alcune aule, che ospitano per alcuni periodi dell’anno la scuola per stranieri e un dormitorio per i richiedenti asilo. Vista la posizione centrale e strategica dell’immobile nel quartiere di Cristo Re, l’Amministrazione comunale ha deciso di avviare un intervento di riqualificazione e ristrutturazione per destinare gli spazi a un insieme di nuove funzioni di tipo pubblico e sociale in modo che le ex Bellesini siano vive e frequentate in ogni ora della giornata. L’obiettivo dell’Amministrazione comunale è di riqualificare l’intero immobile, prevedendo due distinti interventi da svilupparsi in fasi diverse: il primo riguarda appunto la parte lungo via Antonio Stoppani, successivamente si interverrà sulla restante porzione e sulla palestra.
Il progetto piano per piano. Ecco cosa prevede nel dettaglio il progetto nei diversi piani: nel seminterrato, che risulta leggermente in depressione rispetto alla quota di via Stoppani e a diretto contatto con il cortile esterno, sono previsti spazi per la comunità collegati alla zona ristoro comune (bar interno, zona cucina, sala da pranzo) oltre all’alloggio del custode della struttura. Al piano rialzato, in collegamento diretto con la pubblica via, è previsto un ampio spazio multiuso riservato alle varie attività della comunità locale, l’ufficio del gestore della struttura e una zona accoglienza/informazioni. Al primo piano si prevede di collocare la zona dedicata agli uffici per la Circoscrizione e ai servizi di quartiere, oltre alla sala riunioni con superficie netta di circa 80 metri quadrati. Infine, al secondo piano è previsto l’ostello dei lavoratori, residenza sociale con 8 stanze per 16 ospiti e relativi spazi comuni pensata per chi, per varie ragioni di carattere socio-economico, pur disponendo di un reddito non riesce ad accedere agli alloggi disponibili sul mercato.
Nuovi bisogni. Costruite negli anni Cinquanta, in pieno boom demografico, per soddisfare la domanda di aule scolastiche, le ex Bellesini grazie a questo progetto si confermano, anche a livello simbolico, un avamposto capace di rispondere ai nuovi bisogni legati alla precarietà abitativa, all’invecchiamento della popolazione, alla solitudine, alla disgregazione delle reti familiari e di quartiere. Nell’intenzione dell’Amministrazione comunale, l’edificio di via Stoppani sarà dunque non solo un contenitore di servizi strategici, ma anche uno spazio abilitante, in grado di valorizzare le capacità e le risorse delle persone in modo inclusivo e di promuovere l’innovazione sociale.