Sei sicuro di voler sbloccare questo articolo?
Mantovano: "Risolveremo il gap disponibilità-presenze in due anni, con un lavoro intenso". Costa (FI): "Ok, ma prima va letto il testo dell'eventuale decreto". Serracchiani (Pd): "Sono tre anni che non fate niente per il sovraffollamento carcerario".
Mantovano: "Risolveremo il gap disponibilità-presenze in due anni, con un lavoro intenso". Costa (FI): "Ok, ma prima va letto il testo dell'eventuale decreto". Serracchiani (Pd): "Sono tre anni che non fate niente per il sovraffollamento carcerario".
"Un mini-mini-indultino" per Natale che permetta "ai detenuti a cui manca poco per estinguere la pena di uscire dal carcere, con l'unica esclusione dei reati contro le Forze dell'Ordine". E' quanto riproposto dal Presidente del Senato, Ignazio La Russa, parlando con i cronisti a Palazzo Madama, tornando sulla proposta da lui stesso lanciata ieri, nel corso della presentazione del libro di Gianni Alemanno e Fabio Falbo sul sovraffollamento carcerario.
Il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano, però, mette un freno: "Noi come governo stiamo lavorando in modo intenso perché da qui a due anni, ma i primi risultati già ci sono, si affronti la questione del sovraffollamento carcerario. Per cui il gap esistente adesso, tra circa 53.000 disponibilità rispetto a quasi le 64.000 presenze, contiamo di colmarlo in due anni con un lavoro intenso".
"Questo ovviamente permetterà di svolgere meglio anche le attività di recupero all'interno degli istituti di pena. Ci auguriamo che tutti lavorino con la stessa determinazione - evidenzia Mantovano - perché proprio parlando di dipendenze spesso tra la domanda di ammissione a un programma di recupero da parte di un detenuto e la risposta positiva passa un tempo lunghissimo, anche un anno, un anno e mezzo". "Per cui ci auguriamo che i tribunali di sorveglianza si organizzino per essere più celeri", precisa.
Da parte sua, Forza Italia esercita cautela: "Il presidente La Russa affronta un tema, quello della vita in carcere dei detenuti, che abbiamo sempre sostenuto", dichiara il deputato forzista e vice presidente della commissione Giustizia della Camera Enrico Costa. "Saremmo favorevoli alla sensibilità espressa da La Russa e ad un provvedimento che vada nel senso da lui aspicato. Ma ovviamente va prima letto il testo dell'eventuale decreto".
Dal Pd, invece, arriva un attacco: "Sono tre anni che non fate niente per il sovraffollamento delle carceri italiane. Anzi lavorate per peggiorarne le condizioni come sta accadendo per esempio negli istituti minorili. Sono tre anni che promettete interventi, avete fatto decreti carceri urgenti e ancora non avete fatto niente. A proposito che fine hanno fatto i provvedimenti per consentire l'accesso alle cure in comunità per i detenuti che hanno dipendenze? E anche stavolta il problema sono i giudici, quelli di sorveglianza.
Ma lo sa il sottosegretario che i magistrati di sorveglianza sono solo 233 per 64 mila detenuti e circa 190 istituti penitenziari? Chieda al ministro Nordio se sta facendo qualcosa. La risposta è semplice: niente. Del resto il ministro ritiene che il sovraffollamento serva come deterrente per i suicidi in carcere.
Fra l'altro il sottosegretario Mantovano smentisce a sua insaputa il presidente del Senato La Russa che propone un mini indulto. Il solito gioco delle parti all'interno del Governo sulla pelle delle persone", dice la deputata e responsabile Giustizia del Pd, Debora Serracchiani, replicando a quanto dichiarato dal Sottosegretario Mantovano.