Sei sicuro di voler sbloccare questo articolo?
Un’opera che unisce l’osservazione sociologica all’ironia pungente. Giovedì 12 dicembre alle ore 17.30, presso la sede romana della Società Dante Alighieri, Michele Marino presenterà il suo nuovo libro In-out. L’autore dialogherà con Rino Caputo e Roberto Cipriani, offrendo una prospettiva originale sulle contraddizioni della società contemporanea.
Un’opera che unisce l’osservazione sociologica all’ironia pungente. Giovedì 12 dicembre alle ore 17.30, presso la sede romana della Società Dante Alighieri, Michele Marino presenterà il suo nuovo libro In-out. L’autore dialogherà con Rino Caputo e Roberto Cipriani, offrendo una prospettiva originale sulle contraddizioni della società contemporanea.
Dopo una serie di presentazioni che, a partire da luglio scorso, hanno toccato diverse città italiane da Nardò a Monopoli, da Catania a Foggia, In-out giunge alla sua settima conferenza di introduzione, confermando l’interesse suscitato da questo nuovo lavoro di Michele Marino. Un libro che, rispetto al precedente Una vita nel Palazzo. Autobiografia. Reportage di un “Inviato speciale” (Gangemi, 2022), rappresenta una svolta significativa, non solo nei temi trattati ma anche nel tono.
Se nel primo libro Marino esplorava il suo percorso professionale come alto funzionario dello Stato, con una narrazione autobiografica arricchita da incontri con personaggi di spicco, In-out si spinge oltre, mettendo in luce l’uomo dietro il civil servant. Qui emerge il libero cittadino che, con spirito critico e acuta ironia, osserva e commenta le dinamiche sociali, politiche e culturali della nostra epoca.
Attraverso un mosaico di riflessioni, Marino affronta temi che spaziano dalla corruzione alla questione meridionale, dalle inquietudini delle nuove generazioni agli attentati, dalle dimissioni politiche alle sfaccettature dell’ironia. La dedica e la scelta dell’esergo tratto da Giuseppe Giusti sottolineano l’intento dell’autore: mettere alla berlina i mali della società, non per condannare, ma per stimolare un cambiamento consapevole.
In-out colpisce anche per il suo stile meno formale e più diretto rispetto al passato. Marino non si nasconde dietro eufemismi o allusioni, ma indica chiaramente autori e fatti, rendendo il testo accessibile e immediato. Questo approccio, arricchito da modi di dire popolari, proverbi e citazioni colte, crea un dialogo vivace con il lettore, che si sente coinvolto in una conversazione quasi quotidiana.
Nonostante un tono a tratti sbarazzino, l’opera mantiene una profondità riflessiva che la rende stimolante. Attraverso episodi e comportamenti, Marino invita il lettore a interrogarsi sulle proprie azioni e convinzioni, ricordando il celebre monito oraziano: De te fabula narratur.
Come Giuseppe Giusti si commuoveva per i soldati austriaci lontani da casa e costretti a compiere soprusi, così Michele Marino si fa carico delle contraddizioni italiane, senza odio ma con un desiderio sincero di comprendere e migliorare. Lungi dall’essere un moralista, l’autore offre spunti di riflessione utili a ripensare il nostro rapporto con la realtà, sia a livello locale che globale.
L’analisi di Marino spazia dall’Italia a contesti internazionali, dall’Ucraina al Medio Oriente, sollecitando una visione critica che va oltre il quieto vivere. In-out è un invito a non rimanere spettatori passivi, ma a partecipare attivamente al miglioramento della società.
Con In-out, Michele Marino ci consegna un libro che è insieme specchio e provocazione, un’opera capace di farci sorridere, riflettere e, forse, agire. Non è solo un’analisi del presente, ma una lezione per noi tutti italiani: l’impegno personale è fondamentale per cambiare il corso degli eventi, tanto nelle piccole quanto nelle grandi cose.
L’appuntamento del 12 dicembre è dunque imperdibile per chiunque desideri confrontarsi con una lettura che scuote le coscienze e apre nuovi orizzonti di pensiero.