Milano: babysitter scomparsa, Procura apre indagine per istigazione al suicidio

Con sé aveva documenti e cellulare. Il compagno: "Era strana, parlava della morte in generale e della solitudine che provava in quanto lontana dalla sua famiglia".

(Prima Pagina News)
Giovedì 06 Febbraio 2025
Milano - 06 feb 2025 (Prima Pagina News)

Con sé aveva documenti e cellulare. Il compagno: "Era strana, parlava della morte in generale e della solitudine che provava in quanto lontana dalla sua famiglia".

Non si fermano le ricerche di Jhoanna Nataly Quintanilla Valle, una 40enne salvadoregna scomparsa a Milano il 24 gennaio. La donna, che sembra non aver familiari in Italia, vive con il suo compagno, un connazionale di 48 anni.

A denunciare la sua scomparsa, una settimana dopo, è stato proprio lui. L'uomo ha parlato di un allontanamento volontario, probabilmente per alcune fragilità. A quel punto, l'allarme era stato lanciato già da alcuni giorni dalla datrice di lavoro della donna, un medico, che l'aveva assunta come babysitter.

La Procura di Milano ha aperto un'indagine contro ignoti per il reato di istigazione al suicidio.

La dottoressa non aveva sue notizie da un po' di tempo, e dopo che lei non si era presentata al lavoro, ha segnalato la sua scomparsa. Dopo la sua denuncia, l'uomo ha riferito che la donna soffriva di una qualche forma di disagio: "Era strana, parlava della morte in generale e della solitudine che provava in quanto lontana dalla sua famiglia. Soffriva per il fatto che io avessi dei figli nati da una precedente relazione. Io purtroppo - ha raccontato -, superficialmente non ho dato peso a queste parole, non sono stato in grado di rassicurarla né confortarla".

L'uomo l'avrebbe vista la sera prima della scomparsa, mentre stava riordinando i vestiti nell'armadio, come se si stesse preparando per abbandonare la casa. Risvegliandosi nel cuore della notte, poi, si sarebbe accorto che la donna non c'era più, e che mancavano le valige, i documenti e il telefono cellulare. Il telefonino risulta essere spento da diversi giorni.

La notizia della scomparsa della donna è stata diffusa anche dall'Associazione Penelope Lombardia, che la descrive come alta 1 metro e 60, del peso di 65 chili, con gli occhi castano scuro e i capelli biondi. "Potrebbe essere in difficoltà - recita il testo dell'appello - . Non ha famiglia in Italia e le amiche non hanno sue notizie e non riescono a mettersi in contatto con lei".


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