Puglia: agriturismo, stagione 2025 si apre con un incremento tra il 10 e il 15%

Confagricoltura e Agriturist Puglia: “Realtà in crescita, tra accoglienza, cultura e sostenibilità”.

(Prima Pagina News)
Giovedì 24 Aprile 2025
Bari - 24 apr 2025 (Prima Pagina News)

Confagricoltura e Agriturist Puglia: “Realtà in crescita, tra accoglienza, cultura e sostenibilità”.

Gli agriturismi pugliesi registrano il tutto esaurito sino al ponte del primo maggio. Una tendenza iniziata con le vacanze pasquali e che apre, di fatto, la stagione estiva. Per Confagricoltura Puglia e Agriturist, il 2025 dovrebbe segnare un incremento tra il 10 e il 15% rispetto al 2024, a conferma di un settore in forte ripresa dopo le chiusure imposte dalla pandemia e ormai prossimo a tornare ai livelli record del 2019, anno del boom turistico in tutta la regione.

“Gli agriturismi pugliesi – sottolineano Beatrice Brizi, direttrice di Confagricoltura Puglia, e Giovanni Scianatico, presidente di Agriturist Puglia – si confermano presidio strategico per lo sviluppo sostenibile del territorio, combinando accoglienza, promozione delle eccellenze locali e difesa del paesaggio”.

In un contesto economico ancora segnato da incertezze e instabilità climatica, le aziende agrituristiche pugliesi offrono una risposta concreta alla crisi del settore primario, integrando i redditi agricoli con attività ricettive e culturali. “La multifunzionalità delle imprese – proseguono – non è più un’opzione, ma una necessità. Gli agriturismi diventano nodi vitali di un’economia che mette al centro la terra, le persone e la cultura locale”.

Secondo un’analisi di Confagricoltura Puglia, basata su dati CREA le attività agrituristiche e secondarie hanno generato nel 2023 oltre 316 milioni di euro, con una crescita dell’8,9% rispetto all’anno precedente. Numeri che confermano la vitalità di un comparto capace di attrarre visitatori alla ricerca di autenticità, esperienze enogastronomiche e contatto diretto con la natura.

Innovazione e sostenibilità sono le nuove parole chiave. Il 21% delle aziende agricole pugliesi produce energia da fonti rinnovabili – fotovoltaico, eolico o biogas – contribuendo a ridurre i costi e migliorare la gestione. “L’indipendenza energetica non è solo una scelta green, ma un fattore competitivo decisivo in tempi di rincari. Il turismo rurale crea lavoro, attira investimenti e valorizza il territorio. Per questo Confagricoltura Puglia rilancia la necessità di politiche strutturali per favorire la diversificazione agricola e facilitare l’accesso agli incentivi per le energie rinnovabili. In Puglia il turismo rurale è un patrimonio da difendere e rilanciare – concludono le organizzazioni –. Agricoltura, ospitalità e sostenibilità devono camminare insieme”.


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