Signorelli: "Ho deciso di dimettermi dal ruolo di portavoce del Ministro Lollobrigida"

"Il periodo delle chat con Diabolik era un'altra fase della mia vita, quello era un altro Paolo: sono notizie che parlano di un tempo lontano a cui non faccio riferimento e in cui non mi riconosco in nessun modo".

(Prima Pagina News)
Martedì 11 Giugno 2024
Roma - 11 giu 2024 (Prima Pagina News)

"Il periodo delle chat con Diabolik era un'altra fase della mia vita, quello era un altro Paolo: sono notizie che parlano di un tempo lontano a cui non faccio riferimento e in cui non mi riconosco in nessun modo".

"Ho deciso di dimettermi da portavoce del ministro Lollobrigida". A renderlo noto è Paolo Signorelli, nei giorni scorsi al centro delle polemiche per chat antisemite, in un'intervista rilasciata al quotidiano "Il Foglio".

Ho preso la scelta di dimettermi "per me e per la mia famiglia, per non danneggiare il governo. Non voglio fare assolutamente la vittima, ma è giusto per tutti che ora mi faccia da parte", ha spiegato.

Secondo quanto scrive "Il Foglio", si dice lontano dall'antisemitismo, oggi è un marito e papà di tre figlie "che ogni anno va a Medjugore", e non si riconosce in quelle affermazioni e in altri errori fatti in passato. "Era un'altra fase della mia vita, quello era un altro Paolo: sono notizie che parlano di un tempo lontano a cui non faccio riferimento e in cui non mi riconosco in nessun modo".

"Il passato - ha aggiunto Signorelli - non si rinnega, anche se si commettono errori. Ma da persona matura non sono più vicino ad ambienti che per tanti motivi ho frequentato". Alla domanda su quali siano i motivi, ha risposto: "Sono un ex calciatore, vengo da una storia famigliare che non rinnego", essendo nipote dell'omonimo Paolo Signorelli, estremista di destra tra i fondatori di Ordine Nuovo, "e pur rimanendo un tifoso della Lazio da anni non vado in curva".

Sempre secondo quanto riporta "Il Foglio", nella giornata di ieri, Signorelli ha incontrato il Ministro dell'Agricoltura, Francesco Lollobrigida, a cui ha comunicato la sua scelta di dimettersi dal ruolo di portavoce. "Visti anche i rapporti con i miei colleghi che in questi giorni, in camera caritatis, mi hanno espresso solidarietà. Ma questa bufera mi impedisce di continuare a fare il mio lavoro: così ho rassegnato le dimissioni che il ministro ha accettato. Lo ringrazio per la vicinanza alla mia famiglia e la conferma della stima nei miei confronti. Ringrazio Giorgia Meloni, Arianna e tutti coloro i quali ho avuto il piacere di lavorare", ha aggiunto Signorelli.


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