Trasporto animali vivi, Animal Equity: l'Italia resta a favore mentre l'Ue va nella direzione opposta
"Il Governo italiano non si rende conto di cosa succede a questi animali trasportati via terra e via mare e abbandonati a loro stessi per il profitto dell’industria alimentare".
(Prima Pagina News)
Martedì 28 Marzo 2023
Milano - 28 mar 2023 (Prima Pagina News)
"Il Governo italiano non si rende conto di cosa succede a questi animali trasportati via terra e via mare e abbandonati a loro stessi per il profitto dell’industria alimentare".
La Viceministra del Lavoro e delle Politiche Sociali Maria Teresa Bellucci è intervenuta oggi in aula per rispondere alle richieste rivolte dall’On. Cherchi (M5S) al Ministro Lollobrigida in materia di trasporto degli animali vivi.

La Viceministra ha detto che l’Italia vuole impegnarsi per migliorare il benessere degli animali trasportati, senza tuttavia prendere le distanze da questa pratica orribile. Il Ministro Lollobrigida ha di recente sottoscritto una nota presentata dal Portogallo all'ultimo Consiglio Agricoltura e Pesca dell’Unione europea (Agrifish) che porterebbe l’Unione europea a compiere passi indietro sul trasporto degli animali vivi.

La risposta odierna del Governo italiano all’interrogazione parlamentare presentata dall’On. Cherchi che chiedeva di rivedere tale posizione è stata parziale e deludente: limitandosi a sottolineare che il nostro Paese è tra quelli con le più avanzate leggi in merito alla tutela degli animali trasportati, l’Italia non fa che ribadire di voler continuare ad incentivare questi trasporti anacronistici e crudeli, dentro e fuori l’Europa.

In risposta a queste affermazioni, Animal Equity sottolinea e condivide le parole dell’On. Cherchi, che ribadendo il lavoro di investigazione e monitoraggio sul trasporto di animali vivi svolto da Animal Equality, ha dichiarato: “Non avevamo dubbi sul fatto che il Governo avrebbe sprecato l’ennesima occasione per dare un segnale di civiltà in Europa, affinché si decida, una volta per tutte, di porre fine al trasporto degli animali vivi, così come richiesto dai cittadini, dalla comunità scientifica e da molti paesi europei”.

Mai come in questi giorni che precedono la Pasqua i trasporti si intensificano e così anche le sofferenze degli animali allevati a scopo alimentare, soprattutto di agnelli e capretti che - come ha documentato Animal Equality - viaggiano in condizioni degradanti per giorni da Ungheria, Romania, Francia, Bulgaria e Spagna verso i macelli italiani. Pecore, vitelli, mucche, maiali e galline, durante il trasporto via terra e via mare, sono esposti a condizioni di elevata sofferenza a causa di temperature insopportabili, mancanza di cure adeguate e per il sovraffollamento in spazi angusti.

La stessa Agenzia europea per la sicurezza alimentare (EFSA) ha diffuso di recente una serie di pareri scientifici che sottolineano la necessità di adottare misure come la riduzione dei tempi di viaggio e l’abbassamento delle temperature massime all’interno dei veicoli di trasporto.

In risposta alla pubblicazione di questi pareri paesi come Austria, Germania, Danimarca e Lussemburgo hanno chiesto di intervenire a livello europeo con una stringente revisione normativa per disincentivare al massimo queste pratiche entro il 2023. Ancor più decisa la presa di posizione dell’Olanda, che si è espressa per abolire completamente l’esportazione di animali vivi.

“Al contrario dei pareri scientifici e della direzione intrapresa da molti altri paesi UE, l’Italia non intende impegnarsi davvero per vietare o limitare alcuni tipi di trasporto di animali vivi. Anche le ultime dichiarazioni della Viceministra Bellucci dimostrano chiaramente che il Governo italiano non si rende conto di cosa succede a questi animali trasportati via terra e via mare e abbandonati a loro stessi per il profitto dell’industria alimentare. L’Unione europea però ci sta indicando un’altra direzione ed è necessario seguirla”, dice Matteo Cupi, Vicepresidente di Animal Equality Europa.

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