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Ignoti i motivi dell'annullamento. Peskov: "Mosca non ha respinto tutto il piano Usa, ma soltanto alcune parti".
Ignoti i motivi dell'annullamento. Peskov: "Mosca non ha respinto tutto il piano Usa, ma soltanto alcune parti".
L'incontro tra Steve Witkoff, Jared Kushner e Volodymyr Zelensky è saltato "a causa del ritorno degli inviati" a Washington. E' quanto ha fatto sapere il Kyiv Independent, riportando alcune fonti non specificate: "L'incontro di Bruxelles è annullato" e Zelensky sta facendo ritorno in Ucraina.
Secondo il Cremlino, Witkoff e Kushner hanno "promesso" di tornare immediatamente a Washington, dopo aver parlato con Putin. Non sono noti i motivi per cui l'incontro è stato annullato.
La Tass, che riporta un controllore del traffico aereo europeo, ha riferito che il volo con i due inviati Usa ha già superato l'Europa, ed è entrato nello spazio aereo canadese durante la notte.
Il presidente russo, Vladimir Putin, non ha respinto tutto il piano di pace presentato ieri da Witkoff e Kushner: alcune parti sono state accettate, altre respinte. Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ripreso da Ria Novosti, aggiungendo che Mosca e Washington stanno lavorando con i rispettivi esperti, e i risultati di questo lavoro dovrebbero, poi, fare da base per contatti a livello più alto.
A seguito degli incontri con i consiglieri europei in merito ai negoziati di pace, "Rustem Umerov e Andrii Hnatov inizieranno i preparativi per un incontro con gli inviati del presidente Trump negli Stati Uniti". Così, su X, il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. "Rustem Umerov ha riferito sui preparativi per gli incontri odierni a Bruxelles con i consiglieri per la sicurezza nazionale dei leader europei" insieme con il capo di Stato maggiore generale Andrii Hnatov.
"I rappresentanti ucraini informeranno i loro colleghi in Europa su quanto appreso in seguito ai contatti di ieri con la parte americana a Mosca e discuteranno anche della componente europea della necessaria architettura di sicurezza", ha concluso Zelensky.
"Per adesso ancora è prematuro". E' quanto ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, arrivando alla ministeriale della Nato, in merito all'ipotesi che l'Italia compri armi americane da inviare a Kiev, nell'ambito dell'iniziativa Purl. "Speriamo intanto che non servano più armi nei prossimi mesi, perché se si raggiunge un accordo e si arriva a cessare il fuoco, le armi non serviranno più, servirà a fare altro".
"La posizione della Banca Centrale Europea era uno dei problemi che c'era da affrontare e se la Bce si è schierata contro certamente si complica il lavoro per per i beni congelati, come poterli utilizzare e se poterli utilizzare", ha aggiunto. "Il problema è sempre quello delle garanzie - ha concluso il titolarre della Farnesina - quindi vediamo. Bisogna fare uno studio giuridico approfondito, se si può fare o non si può fare, e considerare anche la stabilità dell'eurozona. Politicamente noi siamo favorevoli, il problema è se giuridicamente tutto ciò si può fare, se non si creano scosse".
Il Consiglio Ue e il Parlamento europeo hanno raggiunto l'intesa in merito al regolamento per l'eliminazione graduale delle importazioni di gas russo, che prevede un divieto graduale e giuridicamente vincolante delle importazioni di gas naturale liquefatto (gnl) e di gas tramite gasdotti dalla Russia, che diventerà totale, rispettivamente, dalla fine dell'anno prossimo e dal 2027. Questa intesa dovrà essere ratificata dai 27 Stati membri e dalla Plenaria. "Finalmente, e per sempre, stiamo chiudendo il rubinetto del gas russo. Non torneremo mai più alla nostra pericolosa dipendenza dalla Russia", ha evidenziato il commissario Dan Jorgensen. "Oggi è una giornata storica per l'Unione europea: molti pensavano che non sarebbe stato possibile invece oggi è successo. Ho sempre saputo che avremmo potuto farlo. Ora siamo pronti ad aprire collaborazioni con nuovi partner affidabili. Questo è solo l'inizio di un vero successo europeo", ha commentato la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen. "Inverno dopo inverno abbiamo aiutato Kiev e il suo sistema energetico: ripareremo le infrastrutture e lo faremo ancora". "Un momento storico per l'Europa. Abbiamo raggiunto un accordo per vietare le importazioni di gas russo nell'Ue. Questa decisione colpisce al cuore la macchina di finanziamento della guerra della Russia e rafforza la sicurezza energetica a lungo termine dell'Europa". Così, su X, la presidente del Parlamento Europeo, Roberta Metsola.
"E' un bene che il processo di pace sia in corso, solo gli Usa sotto la guida del presidente Trump potevano rompere lo stallo. Ma se non si saranno risultati è essenziale che le armi continuino ad arrivare in Ucraina, come sta accadendo oggi grazie all'iniziativa Purl e gli aiuti bilaterali, e che le sanzioni economiche imposte alla Russia mordano, che è quello che avviene". Così il Segretario Generale della Nato, Mark Rutte, al suo arrivo alla Ministeriale Nato, a Bruxelles. "È la cosa migliore per far cambiare idea a Putin", ha concluso l'ex premier olandese.
Ci sono stati "alcuni progressi" nei colloqui di pace tra Mosca e Washington: lo ha dichiarato il Segretario di Stato Usa, Marco Rubio. "Quello che abbiamo cercato di fare, e credo che abbiamo fatto qualche progresso, è capire con cosa potrebbero convivere gli ucraini che dia loro garanzie di sicurezza per il futuro", ha detto a Fox News, aggiungendo che l'auspicio di Washington è che il compromesso "permetta" agli ucraini "non solo di ricostruire la loro economia, ma di prosperare come Paese".
Questa notte, le difese aeree di Mosca hanno abbattuto 102 droni ucraini nello spazio aereo russo. Lo riferisce l'agenzia di stampa Tass, riportando il ministero russo della Difesa.