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L'ex Presidente: "Sto bene, non mi arrenderò mai".
L'ex Presidente: "Sto bene, non mi arrenderò mai".
L'autore del secondo tentativo di attacco contro l'ex Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, è un 58enne identificato come Ryan Wesley Routh. Lo rendono noto i media statunitensi.
Routh è un ex studente della North Carolina Agricultural and Technical State University e si è trasferito alle Hawaii nel 2018. Sui suoi profili social ha scritto molti post in merito alla guerra in Ucraina, tentando anche di reclutare persone per combattere al fianco di Kiev.
Già noto alle Forze dell'Ordine, Routh ha collezionato in 20 anni moltissimi precedenti penali, piccoli e grandi: nel 2002 fu arrestato in North Carolina dopo essere stato trovato in possesso di una mitragliatrice. Secondo quanto riportano i media, all'epoca la polizia, in seguito agli attentati dell'11 settembre, classificò la mitragliatrice come "arma di distruzione di massa".
Ai microfoni della Cnn, un ufficiale della legione ucraina straniera ha raccontato che Routh li aveva contattati diverse volte, dicendo però di non aver mai fatto parte dell'unità dei combattenti stranieri.
"Il modo migliore per descrivere i suoi messaggi è 'idee deliranti'", ha dichiarato Oleksandr Shaguri del Dipartimento di coordinamento degli stranieri del Comando delle forze terrestri. "Ci offriva un gran numero di reclute da diversi Paesi, ma per noi era ovvio che le sue offerte non erano realistiche. Non abbiamo nemmeno risposto, non c'era nulla a cui rispondere".
Per Trump, è il secondo tentato omicidio, dopo quello avvenuto a Butler, in Pennsylvania, il 13 luglio scorso, quando fu ferito a un orecchio mentre stava parlando ad un comizio, da un proiettile sparato dal 20enne Thomas Crooks, ucciso dalla Polizia.
Quel tentativo d'attacco generò un'ondata di polemiche sul Secret Service, ma ora gli agenti hanno agito con prontezza, evitando conseguenze peggiori a 51 giorni dalle Elezioni Presidenziali, e mentre inizia il voto anticipato in alcuni stati, con una campagna elettorale dai toni infuocati, in cui Harris e Trump non si risparmiano colpi, dopo il loro primo dibattito alla Abc, che potrebbe anche essere l'ultimo.
"Sto bene, non mi arrenderò mai", ha rassicurato subito l'ex Presidente. L'allarme è partito verso le 13:30: Trump stava giocando a golf al club di West Palm Beach, ed era tra la quinta e la sesta buca quando un agente del Secret Service, che l'aveva preceduto, ha visto la canna di un fucile che spuntava fuori dalla recinzione e ha sparato, facendo scappare l'aggressore. Intanto, i suoi colleghi hanno messo Trump al sicuro, avventandosi su di lui e coprendolo. A proteggere il gruppo c'erano dei cecchini muniti di treppiedi.
Quindi, Trump è stato allontanato su una golf car, ed è tornato a Mar-a-Lago con una scorta rinforzata. Un testimone ha visto l'aggressore, ed è riuscito a scattare delle foto dell'auto a bordo della quale è fuggito, una Nissan Nera, e della targa. Le immagini, quindi, sono state consegnate alla Polizia, che ha individuarlo e fermarlo. Nel momento in cui è stato individuato e bloccato, Routh non aveva armi addosso, ed era calmo, non ha lasciato trasparire emozioni. Il testimone l'ha riconosciuto, ed ora l'uomo è in custodia cautelare. "Non ha rilasciato dichiarazioni", ha fatto sapere lo sceriffo, Ric Bradshaw.
Tra i cespugli, i poliziotti hanno trovato uno zaino, una telecamera GoPro e un fucile Ak-47 munito di mirino semiautomatico che faceva sì che Trump fosse 'vicino' all'essere colpito, nonostante, in realtà, fosse ad una distanza compresa tra i 270 e i 400 metri. Le indagini sono ancora all'inizio, ma l'Fbi ha detto che sta indagando "su quello che appare il tentato assassinio dell'ex presidente".
Il movente, attualmente, non è ancora noto.
Messaggi di solidarietà sono arrivati dal mondo della politica locale e internazionale, a cominciare da Joe Biden e Kamala Harris, che si dicono "sollevati" che Trump stia bene. "Sono lieta che stia bene. La violenza non ha posto in America", ha proseguito Harris. "Ho appena parlato con il presidente Trump. E' una delle persone più forti che io conosca. E' di buon umore, ed è più determinato che mai a salvare il Paese", ha evidenziato il senatore repubblicano Lindsey Graham, alleato del tycoon.
"Sono felice che Trump sia sano e salvo", ha scritto su X il Presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. "I miei migliori auguri a lui e alla sua famiglia. E' positivo che il sospetto sia stato arrestato. Questo è il nostro principio: lo stato di diritto è fondamentale e la violenza politica non ha posto in nessuna parte del mondo", ha aggiunto.
"Giocare con il fuoco ha le sue conseguenze", è il commento del portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dall'agenzia di stampa russa Interfax.