Demografia: Inquinamento e infertilità maschile le concause, EcoFoodFertility e L’Altritalia Ambiente lanciano un appello al governo
Un calo costante e allarmante della qualità del seme maschile, studi che dimostrano in maniera scientifica come l'inquinamento influisce sulla natalità soprattutto nelle zone a più a rischio
(Prima Pagina News)
Giovedì 11 Aprile 2024
Roma - 11 apr 2024 (Prima Pagina News)
Un calo costante e allarmante della qualità del seme maschile, studi che dimostrano in maniera scientifica come l'inquinamento influisce sulla natalità soprattutto nelle zone a più a rischio

Un calo del 50% della popolazione mondiale stimato entro il 2100. Un dato ancora peggiore per noi italiani che per quella data passeremo dagli attuali 60milioni a circa 30.

È quanto emerge dal convegno intitolato “L’Impatto ambientale sulla fertilità maschile” organizzato da L’Altritalia Ambiente insieme con Ecofoodfertility, e patrocinato dal MASE (Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica), che si è svolto mercoledì 10 aprile presso la sala del refettorio – Camera dei Deputati. Il convegno, moderato da Virginia Lozito, giornalista del TG1, e da Lisa Iotti, di Presa Diretta, ha analizzato a fondo le cause derivanti da fattori ambientali che incidono sulla fertilità maschile determinando così un sensibile calo della natalità.

Anche se attualmente la popolazione dei paesi centro africani è in aumento, già si denota un rallentamento di crescita di circa il 50% rispetto agli anni precedenti. Si è passato infatti da 7/8 figli a coppia a 3/4.

Gli studi inoltre evidenziano come nei giovanissimi sani (18-22 anni) si va dal 40 al 50% in meno con almeno un parametro seminale alterato nelle aree a maggiore pressione ambientale.

Il picco di aumento della popolazione è previsto per il 2064, con circa 9,7 miliardi di persone poi comincerà l'inversione di tendenza che farà scendere gli abitanti globali a quota 8,8 miliardi a fine secolo, con 23 paesi, fra cui l'Italia, che vedranno ridursi le loro popolazioni di oltre il 50% così come pubblicato anche sulla nota rivista Lancet.

Per l'Italia si stima un tasso di fecondità totale a 1,2, in Polonia intorno a 1,17.

Lo studio prevede enormi cambiamenti anche nella struttura dell'età globale, con una stima di 2,37 miliardi di over 65 nel mondo nel 2100, rispetto a 1,7 miliardi di under 20. Gli over 80 supereranno gli under 5 con un rapporto di 2 a 1.

Si prevede infatti che il numero di bambini di questa fascia d'età diminuirà del 41% (da 681 mln nel 2017 a 401 mln nel 2100), mentre si prevede che il numero di persone di età superiore a 80 anni aumenterà di 6 volte (da 141 a 866 milioni).

I dati del progetto di ricerca EcofoodFertility presentati alla Camera indicano chiaramente un rischio riproduttivo importante con alterazioni della qualità seminale con percentuali di oltre il 40%.

Tale ricerca è coordinata da Luigi Montano, UroAndrologo dell'ASL di Salerno che da anni con una vasta rete di ricercatori di diversi centri ospedalieri, universitari e di ricerca, sta biomonitorando in maniera sistematica la qualità del seme di giovanissimi sani in relazione alla presenza degli inquinanti ambientali ed i loro effetti in diverse aree Italiane ad alto tasso di inquinamento (Terra dei Fuochi, Brescia, Valle del Sacco, Modena, Vicenza, Taranto) nei confronti di un'area a basso inquinamento come la Valle del Sele (Salerno).

Da qui un appello lanciato al convegno e rivolto ai parlamentari presenti in aula è: 1) Visita "simil leva' andrologia  a tutti i 18enni con il supporto dei Medici di Medicina Generale 2) Spermiogramma gratuito a tutti i 18enni 3) registro nazionale sulla fertilità maschile 4) abbassare l'età degli screening per malattie tumorali almeno nelle aree a più alta incidenza per patologie oncologiche 5) un grande Patto fra Scuola e Sanità per educare alla Salute ambientale e Riproduttiva. In pratica una grande opera di prevenzione a partire dall'informazione ai ragazzi su rischi ambientali e agli stili di vita sani per la tutela della salute riproduttiva che si traduce in difesa anche della futura salute generale in fase adulta e peraltro a quella della progenie, considerando gli effetti transgenerazionali che hanno gli insulti chimici e fisici sui gameti.

L’evento è stato trasmesso in diretta streaming su un canale web della camera dei deputati, cliccando quindi su questo link, https://webtv.camera.it/evento/25080 è possibile rivedere sul proprio PC o sul proprio cellulare lo svolgimento dei lavori. Presenti politici, ambientalisti e il “top” dei ricercatori italiani operanti in questo settore.

Tra i politici presenti Francesco Emilio Borrelli, deputato AVS e membro della Commissione d’Inchiesta ciclo rifiuti e illeciti ambientali; Manfredi Potenti, senatore della Lega e membro della commissione ambiente; Marco Furfaro deputato PD e membro della Commissione Affari sociali; Andrea Quartini, deputato M5S e membro della commissione parlamentare di inchiesta sulle condizioni di lavoro in Italia, sullo sfruttamento de sulla tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro pubblici e privati; Carmela Auriemma, deputata del M5S e membro della commissione d’inchiesta ciclo rifiuti e illeciti ambientali. Intervenuto da remoto anche Paolo Maddalena, vicepresidente emerito della Corte Costituzionale.

Per L’Altritalia Ambiente il presidente nazionale Renato Narciso che ha introdotto i lavori, il responsabile del sud Italia Ruggiero Del Grosso anch’egli intervenuto da remoto, cha ha portato la testimonianza dei volontari operanti sul territorio, Maria Sorrentino, coordinatrice del comitato scientifico e Laura Barnaba membro del comitato scientifico.
Presente anche Francesco Giardina, direttore di Coldiretti Bio; Liliana La Sala del Ministero della Salute; Marco Martuzzi, direttore Dipartimento Salute/Ambiente Istituto Superiore di Sanità; Filippo Anelli, presidente Federazione dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri; Francesco Macrì, Segretario Federazione Italiana Società Medico Scientifiche (FISM).


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