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Renzi: "Governo ammattito o ipocrita?". Conte: "Meloni e Nordio se ne infischiano della Cpi". Bonelli-Fratoianni: "Nordio si dimetta".
Renzi: "Governo ammattito o ipocrita?". Conte: "Meloni e Nordio se ne infischiano della Cpi". Bonelli-Fratoianni: "Nordio si dimetta".
Giorgia Meloni “venga urgentemente a riferire” sul caso di Njeem Osama Almasri Habish, il comandante della polizia giudiziaria libica arrestato nei giorni scorsi a Torino, poi rilasciato e ritornato in Libia. E' quanto chiesto in Aula alla Camera dei Deputati dalle opposizioni, che fanno pressing anche sul Ministro della Giustizia, Carlo Nordio.
Anche la Corte Penale Internazionale chiede spiegazioni in merito: “Il 21 gennaio 2025, senza preavviso o consultazione con la Corte, il signor Osama Almasry Njeem sarebbe stato rilasciato dalla custodia e riportato in Libia. La Corte sta cercando, e deve ancora ottenere, una verifica dalle autorità sui passi presumibilmente intrapresi. La Corte ricorda il dovere di tutti gli Stati Parte di cooperare pienamente con la Corte nelle sue indagini e nei procedimenti penali per crimini”, si legge in una nota.
“Il 18 gennaio 2025, la Camera preliminare I della Corte penale internazionale, a maggioranza, ha emesso un mandato di arresto per il signor Osama Elmasry Njeem, noto anche come Osama Almasri Njeem, nella situazione in Libia – ricorda la Cpi -. Il signor Osama Elmasry Njeem, che si presume sia stato responsabile delle strutture carcerarie di Tripoli, dove migliaia di persone sono state detenute per periodi prolungati, è sospettato di crimini contro l’umanità e crimini di guerra, tra cui omicidio, tortura, stupro e violenza sessuale, presumibilmente commessi in Libia da febbraio 2015 in poi”.
“Lo stesso giorno, la Cancelleria della Cpi, agendo in consultazione e coordinamento con l’Ufficio del Procuratore e sotto l’autorità della Camera, ha presentato una richiesta di arresto del sospettato a sei Stati Parte, tra cui la Repubblica Italiana – aggiunge-. La richiesta della Corte è stata trasmessa attraverso i canali designati da ogni Stato ed è stata preceduta da una consultazione preventiva e da un coordinamento che ogni Stato ha svolto per garantire la ricezione appropriata e l’ulteriore attuazione della richiesta della Corte. La Corte ha inoltre trasmesso informazioni in tempo reale indicanti la possibile ubicazione e i possibili spostamenti del sospettato attraverso la zona Schengen europea.
Parallelamente, come previsto dallo Statuto, la Corte ha inoltrato una richiesta all’Interpol di emettere un avviso rosso. Il sospettato è stato localizzato a Torino, in Italia, nelle prime ore di domenica 19 gennaio 2025 ed è stato arrestato con successo dalle autorità italiane. Il sospettato è stato trattenuto in custodia in attesa del completamento delle procedure nazionali richieste relative al suo arresto e alla sua consegna alla Corte.Su richiesta e nel pieno rispetto delle autorità italiane, la Corte si è deliberatamente astenuta dal commentare pubblicamente l’arresto del sospettato”.
”Allo stesso tempo, la Corte ha continuato a perseguire il suo impegno con le autorità italiane per garantire l’effettiva esecuzione di tutti i passaggi richiesti dallo Statuto di Roma per l’attuazione della richiesta della Corte. In questo contesto, la Cancelleria ha anche ricordato alle autorità italiane che, nel caso in cui dovessero individuare problemi che potrebbero impedire o impedire l’esecuzione della presente richiesta di cooperazione, dovrebbero consultare la Corte senza indugio per risolvere la questione”, conclude la Corte.
“Dal Governo ancora nessun segnale di vita sulla vicenda Almasri. Meloni e Nordio devono urgentemente dare spiegazioni al Paese sulla clamorosa decisione di sottrarre alla giustizia internazionale un criminale infischiandosene del mandato di cattura emesso dalla Corte penale internazionale”. E' quanto ha detto il Presidente del M5S, Giuseppe Conte, a margine dell'incontro con una delegazione dei lavoratori della Metro Italia di Pozzuoli, che rischiano il licenziamento.
“Cosa sta succedendo all’Italia, alla culla del diritto umanitario? – ha aggiunto l'ex premier-. Dopo avere vigliaccamente disconosciuto il mandato di arresto contro Netanyahu, adesso il Governo Meloni continua a sbeffeggiare la legalità internazionale offrendo protezione e aerei di stato? Il Governo venga subito in Parlamento a riferire”.
“Conosco la Difesa, mi limito alla Difesa”, ha risposto nel merito ai cronisti il Ministro della Difesa, Guido Crosetto.
“La scarcerazione di Almasri un favore alla Libia? È una questione giuridica imposta dai giudici”. Lo ha dichiarato il Sottosegretario al Ministero della Giustizia, Andrea Delmastro, entrando alla Camera.
“La presidente del Consiglio ad Atreju ha urlato che lei continua ad andare avanti sui centri migranti in Albania e dice che funzioneranno perché lei vuole combattere la mafia e la mafia sarebbero i trafficanti di esseri umani. Si dà il caso che la stessa presidente del Consiglio dopo Cutro aveva detto che avrebbe dato la caccia nel globo terracqueo ai trafficanti di esseri umani e si dà ancora il caso che ieri le sia capitato sul tavolo uno di questi trafficanti.
Il paradosso è che lei, ministro, parla bene, dice cose condivisibili, poi arriva un trafficante che la Corte penale internazionale ci dice essere un pericoloso criminale e voi non è che gli avete dato la caccia, lo avete riportato a casa in Libia scarcerandolo con un aereo dei Servizi. Sono soltanto io che credo che vi siate completamente ammattiti o questa è l’immagine di un governo ipocrita e indecente?”. Così il leader di Iv, Matteo Renzi, intervenendo al Senato subito dopo la relazione del Guardasigill Carlo Nordio sulla giustizia.
“Le foto che abbiamo visto ieri sera dei festeggiamenti a Tripoli fanno rabbia. È più che sconcertante vedere Almasri festeggiare il ritorno in Libia a bordo di un volo di Stato italiano. Un personaggio su cui pende un ordine di cattura emesso dalla Corte penale internazionale dell’Aja, accusato di torture, violenze, e altre violazioni dei diritti umani, responsabile del terribile campo per migranti di Mitiga”. Così Nicola Fratoianni, di Avs.
“Arrestato sabato scorso in Italia, è stato poi scarcerato e fatto fuggire – aggiunge il Segretario di Sinistra Italiana – con un jet messo a disposizione dallo Stato italiano. Avevano annunciato in pompa magna di dar la caccia ai trafficanti di esseri umani in tutto il globo terracqueo, ma quando per sbaglio ne arrestano uno proprio a casa nostra lo lasciano scappare”. “Quali segreti poteva rivelare Almasri per suscitare così tanto timore nel Governo? Meloni, Nordio e Tajani devono all’opinione pubblica italiana, al Parlamento e alla comunità internazionale più di una spiegazione. Anche perché le ricostruzioni giornalistiche di queste ore ci dicono che l’operazione di rilascio del torturatore è stata preparata con cura sin dal mattino di ieri, e mentre Nordio si premurava di tranquillizzare tutti con un comunicato il libico si apprestava ad uscire dal carcere di Torino.
Non è una bella scena – conclude Fratoianni – un ministro Guardasigilli che mente. Solo per questo dovrebbe dimettersi. Sarebbe un atto di dignità e di correttezza in queste ore”.
“Il rilascio del generale libico Almasri, accusato di gravissimi crimini contro l’umanità dalla Corte Penale Internazionale e dalle testimonianze strazianti di migranti torturati nei campi di detenzione, e’ una vergogna nazionale che getta un’ombra inquietante sul nostro Paese. Un criminale, noto trafficante di esseri umani e torturatore è stato scarcerato grazie ad un errore procedurale secondo il ministro Nordio ma in realtà ci troviamo di fronte ad un’omissione. Questa è una vera e propria omissione grave, dietro la quale si intravede chiaramente la regia di Palazzo Chigi“. Lo ha dichiarato il coportavoce di Europa Verde e deputato di Avs, Angelo Bonelli.
“È inaccettabile che, per volontà del Governo, un volo di Stato dell’Aeronautica Militare sia stato messo a disposizione per riportare Almasri in Libia. Un trattamento che grida allo scandalo, dimostrando che l’Italia è ormai un Paese a sovranità limitata, eterodiretto da interessi stranieri”, ha proseguito Bonelli, secondo cui Meloni “Meloni deve venire subito a riferire in Aula, spiegando il ruolo di Palazzo Chigi in questa vergognosa operazione, e deve assumersi la piena responsabilità politica di quanto accaduto. Al tempo stesso, il ministro Nordio non può sottrarsi alle sue responsabilità: il suo dicastero ha commesso un’omissione gravissima, consentendo la scarcerazione e il trasferimento di un criminale. Nordio deve rassegnare immediatamente le dimissioni“.
“Il governo chiarisca immediatamente chi ha assicurato al generale Almasri di poter venire indisturbato in Italia nonostante il mandato di cattura della Corte penale internazionale: con quali coperture è entrato nel nostro Paese? Con il permesso di chi, con quali guarentigie? Dobbiamo sapere chi ha autorizzato questo ingresso, che ha de facto tolto l’Italia dalla Cpi. Ritengo doveroso che il governo venga in Aula e spieghi, anche quello che forse riteneva di non dover spiegare ad alcuno”. Così, durante il suo intervento in Aula alla Camera, il deputato di +Europa, Benedetto Della Vedova.