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Il campione del mondo punta alla presidenza dell'Associazione calciatori soprattutto per riportare chiarezza.
Il campione del mondo punta alla presidenza dell'Associazione calciatori soprattutto per riportare chiarezza.
Marco Tardelli, leggenda del calcio italiano ufficialmente è candidato alla presidenza AIC, l'Associazione Italiana dei calciatori, oggi intenzionato a diventare leader del movimento dei calciatori. "Ho la voglia di riportare l’Assocalciatori -dice- ad avere potere nel mondo del calcio, i calciatori oggi non hanno più potere, molti non sono interessati neanche a essere tesserati. Io ero abituato a Sergio Campana, i giocatori di oggi devono quello che hanno a lui".
-Tardelli, lei da tempo sta sfidando Tommasi…..
“Sfidando no. Ho incontrato Tommasi sei sette volte, l’ho incontrato cinque sei mesi fa, per cercare di capire cosa voleva fare, lui e gli altri, se mi appoggiava o meno, poi non pretendo il suo appoggio assolutamente, voleva fare il candidato unico, io gli dissi perché non potevo essere io il candidato unico, mi sembrava di aver fatto qualcosa nel calcio, di poter accontentare bene l’associazione calciatori, ma la realtà è che lì sono una casta. Stanno facendo delle stronzate. Secondo me anche sbagliate, e quando fai delle cose assolutamente eticamente sbagliate, se vuoi rispetto dagli altri devi farle tu prima le cose eticamente corrette, e allora siamo andati, non allo scontro, perché non me ne frega niente. Io ho solo fatto delle richieste che loro non mi hanno mai dato, come la chiarezza del bilancio. Queste cose qua in sostanza. Allora vado avanti per la mia strada, sto cercando di lottare anche se è molto difficile, perché loro hanno tutti questi rappresentanti di regione, che fra l’altro anche li democrazie nel senso di democrazia….i rappresentanti delle regioni sono pagati dall’associazione calciatori, cioè anche da me e vanno a fare campagna elettorale appresso …, e questa è una cosa molto sbagliata, però si possono cambiare le cose se solo si riesce ad entrare, altrimenti è difficile.
-Una situazione che si e un po’ incancrenita all’interno dell’associazione calciatori?
Si è incancrenita da parte loro. La cosa che hanno fatto è che hanno telefonato alla Rai, questo Grazioli, che io non potrei fare, non potrei parlare dell’associazione, perché sarebbe campagna elettorale. E invece quando poi loro vanno alla radio, parlano tranquillamente, vanno alla televisione, anche qui parlano tranquillamente. Sono un po' stupidi, vuol dire che hanno anche un po' di paura.
-Qual è l’accusa principale che contesta alla gestione Tommasi?
La chiarezza. Proprio così, la chiarezza. Voglio sapere cosa prendono, voglio sapere cosa hanno fatto in questi anni, perché non mi sembra abbiano fatto chissà che cosa, quello che è stato fatto dall’associazione calciatori è stato fatto da Campana, tanti anni fa. Poi ditemi se vi ricordate una cosa che ha fatto di importante l’associazione calciatori negli ultimi dieci anni. Una, una importante. Specialmente in questa fase: quando parliamo di calciatori non pensiamo solo ai calciatori di serie a con degli stipendi importanti, ma anche a calciatori che hanno problemi esistenziali serie e di non poco conto…Certo, le leghe minori. Le leghe minori oggi sono in grande difficoltà e io mi permisi di dire che nel bilancio c’era un fondo di assistenza di mutuo soccorso dove loro probabilmente con un pochino di più generosità, e senza aver bisogno di altri, avrebbero potuto dare una mano lo stesso.
-Cosa che invece non hanno mai fatto?
No. Hanno istituito un fondo di solidarietà, credo di un milione ma non ne sono certo, che però dipende dall’inserimento di soldi da parte delle leghe, che non mi sembrano molto disposte a fare questo.
Se lei dovesse essere eletto cosa farebbe al loro posto?
Adesso non si può fare nulla. Si può fare si può solo aspettare cosa succede dopo il Coronavirus, capire cosa succederà dopo l’assemblea e poi vedere di pensare a delle cose importanti. Chiedere ai diretti interessati, riuscire a parlare con i giocatori, per capire meglio quali sono le criticità e i problemi prioritari da affrontare e da risolvere. E poi sviluppare tutte queste cose. Però serve farle seriamente.
-Abbiamo saputo che ci sono molti calciatori che non hanno rinnovato la propria adesione o iscrizione all’Asso calciatori
Questa è una brutta cosa. Guardi, non so se è vero o meno, perché io non posso entrare a vedere cosa succede nell’Asso Calciatori, e questo mi dà un po' fastidio perché io sono un iscritto all’associazione. Si dice, si dice così, non c’è più unità e questo è un peccato. Bisogna ritrovare con i calciatori una unità di intenti, di cui ha bisogno un forte sindacato. Altrimenti diventa tutto molto difficile Ma se questo è avvenuto è perché probabilmente ci sono stati degli errori.
-Diciamo che è stata una gestione non proprio oculata questa dell’Associazione Calciatori?
Non lo so. Non lo so. Io ho solo chiesto la chiarezza. Poi vedremo. Se col tempo riusciremo a capire delle cose, solo allora si potrà dire se è stata allegra oppure no. Io questo non l’ho detto. Io ho sempre detto che voglio solo chiarezza. Loro mi hanno accusato di sciacallaggio. Soprattutto Calcagno. Io invece non ho detto niente anche se si sanno alcune cose. Su un giornale è venuta fuori una notizia abbastanza forte, e quindi di conseguenza vediamo. Io non ho mai detto che hanno fatto una cattiva gestione, che hanno fatto delle scorrettezze, Ho detto solo che i calciatori avrebbero bisogno di capire e che l’Asso Calciatori dovrebbe essere più chiara.
-Cosa può dirci dell'attuale bilancio ufficiale di Assocalciatori ?
Il bilancio dell’Associazione calciatori io l’ho visto, ma vorrei poter vedere le voci, esaminare voce per voce, del bilancio. Che non ci sono, mi pare di capire.
- Quanto paga un calciatore per poter essere iscritto all’Associazione
Guardi io credo che ci siano diverse e diverse situazioni, la Lega dilettanti paga di meno, ci sono varie differenziazioni.
-Una media di 100 euro in su?
Caso mai da cento euro in giù.
-Ci dicono che i calciatori che vengono fotografati e poi riproposti sugli album dei calciatori della Panini non percepiscono nessun diritto all’immagine. È vero?
Non c’è più quella gestione dell’Associazione calciatori, perché oggi la gestione è condivisa con la lega, da diversi anni, sicché noi siamo dipendenti della lega. Sto parlando della lega calcio, perché sono loro che hanno preso la gestione, poi dividono, assolutamente la cifra, ma questo problema ormai non è più nostro. E questo secondo me e stato un grosso errore.
- Parliamo del calcio, pare sia stato rinviato tutto al 14 giugno, che scenario lei prevede?
Non lo so. Non lo so sinceramente perché ce una grande confusione. Io credo che si possa ripartire, facendo un po' di chiarezza, perché se i medici non sono d’accordo, il protocollo non è abbastanza sicuro, e via di questo passo, no, non lo so. La speranza mia è che credo si debba ripartire, perché diciamolo- c’è una certezza assoluta per i giocatori, ma ci deve essere per tutti la certezza. Noi sappiamo, tutte le componenti sanno che si può ripartire o che si deve ripartire, ma tutte le componenti devo essere protette. Io penso che non possano essere attaccati i medici, non possono essere attaccati i club. I Club prima erano d’accordo, adesso non sono più d’accordo. Non c’è una grande unità di intenti o compattezza in questo mondo del calcio in questo momento. Addirittura, ci sono alcuni giocatori, come dice il ministro Spadafora, si mettono in contatto con il ministro tramite i social, perché gli vogliono parlare, magari non vogliono iniziare e ripartire, C’è insomma come ben può capire bisogno di chiarezza, una chiarezza che va fatta: I giocatori sono pronti a ripartire, ma sono anche i più esposti e quelli che rischiamo più degli altri, quindi coraggiosi. Ecco perché ripeto, serve una grande chiarezza su tutto.
- E cosa pensa del taglio degli stipendi dei giocatori?
Il taglio degli stipendi, alcune società lo hanno già fatto, altre non lo hanno ancora fatto. Io credo che possa anche avere una certa logica questo taglio, però credo che proprio in questo taglio avrebbero dovuto spostare qualcosa vero le categorie dei più deboli. Era quello che il discorso che facevo io dei fondi dell’assistenza di mutuo soccorso, cosa che c’è già nello statuto dei calciatori. Se l’Associazione dei calciatori avesse detto “Io metto diciamo cinque milioni, vagliamo i giocatori, attenti che ci sono giocatori che prendono 1500 euro al mese, o anche 2000 euro al mese, qualcuno 2500, e una parte di quelli che sono stai usati dai grandi giocatori, forse andavano messi in questo fondo, per aiutare queste altre categorie. Mi sembrava può logico fare così.
-Tardelli, ma con tutto questo caos, non le conveniva continuare a fare l’allenatore anziché fare sindacato?
Io mi sono dedicato al sindacato sempre. Naturalmente faccio sindacato anche perché ho voglia di capire alcune cose. Ho voglia di cercare di difendere anche i calciatori più deboli. Però bisogna essere tutti insieme, altrimenti diventa difficile.