Attentato a Trump. Gli scienziati Pino Nisticò e Thomas Südhof firmano un appello per la Pace e contro la violenza

L’appello per la Pace e contro ogni forma di uso dele armi viene questa volta dalla nuova Scuola Pitagorica di Crotone, in testa il Premio Nobel Thomas Südhof.

di Pino Nano
Lunedì 15 Luglio 2024
Crotone - 15 lug 2024 (Prima Pagina News)

L’appello per la Pace e contro ogni forma di uso dele armi viene questa volta dalla nuova Scuola Pitagorica di Crotone, in testa il Premio Nobel Thomas Südhof.

La notizia ha già fatto il giro del web ed è già finita sui tavoli che nel mondo più contano, sarà anche l’effetto Trump e l’attentato contro l’ex Presidente degli Stati Uniti d’America. Parte questa volta dalla Calabria, dalla Nuova Scuola Pitagorica, un appello forte ai popoli e ai governi della terra per “la pace e la distruzione di tutte le armi”. Alla presenza del Premio Nobel per la Medicina Thomas Südhof, l’appello, che ha come primi firmatari lo Scolarca della Nuova Scuola Pitagorica, il filosofo Salvatore Mongiardo, e l’ex Presidente della Regione Calabria Giuseppe Nisticò, è stato inviato al Papa, ai grandi della terra e prossimamente sarà portato a Bruxelles al nuovo Parlamento Europeo.

 

È un vero e proprio grido di allarme -dice Salvatore Mongiardo- che parte dalla Nuova Calabria portatrice dei valori universali che vogliamo far arrivare alle coscienze di tutti i popoli in un periodo sconvolto da guerre inaccettabili che potrebbero degenerare in un tragico conflitto mondiale”. Un’iniziativa che farà rumore, mettendo in primo piano la Calabria, all’anticamera della sessione del G7 che si apre oggi a Santa Trada di Villa San Giovanni. La Calabria insomma culla della civiltà classica e centro del Mediterraneo.

 

“Noi siamo – si legge nell’appello – i diretti eredi della civiltà italica e dell’etica pitagorica, basata sui principi universali di libertà, amicizia, comunità di vita e di beni, dignità della persona specialmente della donna, e rispetto della vita degli animali. Infatti, nel lontano passato, i nostri popoli festeggiavano la raccolta del grano, infornando un bue di pane per ringraziare l’animale che aveva tirato l’aratro, tradizione ancora praticata in alcuni paesi della Calabria. Oggi l’umanità vive nella paura per le guerre in Ucraina e Medio Oriente che potrebbero portare a un olocausto nucleare. Negli ultimi seimila anni infinite guerre hanno causato milioni e milioni di vittime, distruzioni, conquiste, schiavitù e sfruttamento dei vincitori sui vinti. Noi non vogliamo più portare questo peso inaccettabile e pensiamo che il modo più efficace per fermare le guerre sia la distruzione di tutte le armi”.

 

“Molti dicono -sottolinea Pino Nisticò, grande farmacologo italiano ed ex Governatore della Calabria- che questo è un sogno irrealizzabile, ma noi pensiamo che più un sogno sembra irrealizzabile, più è destinato a realizzarsi. L’uomo ha sempre desiderato volare, Icaro ci ha provato con ali di piume e morì in quel tentativo. Ma alla fine noi possiamo volare in ogni continente e fin sulla luna. Il vero problema è che i popoli hanno perso la speranza: ma, senza speranza si spegne il desiderio e non si opera per cambiare le cose. L’umanità desidera la pace, ma governi e potentati economici finanziano la costruzione di nuove armi con cifre enormi. Tuttavia, nessun governo al mondo potrà resistere al desiderio di pace che si può realizzare con la distruzione delle armi: bombe tradizionali e atomiche, aerei, missili, sottomarini, carri armati, cannoni, mitraglie. È giunto il momento di dire basta! Le cifre colossali spese per le armi devono essere date ai popoli che hanno diritto a una vita vissuta nel benessere e libera dalla paura delle guerre”.

 

Questo di Pino NisticòThomas Südhof e Salvatore Mongiardo è un appello destinato “a tutti perché con libera coscienza operino pacificamente a tutti i livelli, anche nei governi e nelle organizzazioni internazionali, per la pace e la distruzione delle armi, ed è un messaggio di pace che arriva dalla culla della civiltà occidentale, quella Magna Grecia i cui principi fioriti in Calabria costituiscono una testimonianza mai soffocata di come la pace sia l’elemento dominante per la crescita dei popoli e lo sviluppo della civiltà. Dalla patria di Pitagora e di Zaleuco parte, dunque, un messaggio-appello di speranza che sarà consegnato a papa Francesco e ai rappresentanti del pianeta perché il raggiungimento della pace nel mondo dev’essere un impegno comune e un obiettivo di civiltà”.

 

Il mondo – secondo l’etica pitagorica che il filosofo della Magna Grecia Salvatore Mongiardo professa e porta avanti da lungo tempo – vuole la pace, non cerca conflitti, né supremazie o sopraffazioni. E da quale luogo ideale se non Crotone, culla dell’etica pitagorica, poteva venire un messaggio di tale portata?

 

Secondo l’ex Presidente Giuseppe Nisticò, che è ambasciatore della Nuova Scuola Pitagorica e la presenza di un testimonial di livello internazionale come il Premio Nobel Südhof è di buon auspicio per la firma di tanti altri scienziati e uomini di cultura italiani e stranieri. “Mi auguro di poter raccogliere in brevissimo tempo l’adesione di numerose altre personalità di tutto il mondo che, guardando al manifesto partito dalla Calabria, possano risvegliare il sentimento della pace, ispirato ai valori della nostra cultura. La Calabria ha rappresentato nei secoli e rappresenta ancora oggi un modello e uno stimolo per trovare la via più veloce per la riappacificazione tra i popoli, contro ogni conflitto e sopraffazione”.

 

Il manifesto pitagorico che parte da Crotone- sorridono i tre intellettuali che lo hanno proposto e firmato- potrebbe far semplicemente sorridere, e invece può costituire una pietra d’angolo su cui costruire un’iniziativa di pace che coinvolga il nuovo Parlamento europeo sullo spirito dei messaggi sempre più sofferti di papa Francesco perché cessi ogni conflitto e gli uomini tornino a essere uomini. Altro che Sud del mondo!


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