Breaking news infrastrutture – Ad Asciano il primo impianto italiano di grid reverse flow per biometano firmato Estra

La multiutility attiva nella cabina Remi “Arbia” una rete di distribuzione bidirezionale che consente di reimmettere in controflusso il biometano prodotto localmente nella rete nazionale, valorizzando rifiuti organici, infrastrutture esistenti e transizione energetica.

(Prima Pagina News)
Martedì 02 Dicembre 2025
Roma - 02 dic 2025 (Prima Pagina News)

La multiutility attiva nella cabina Remi “Arbia” una rete di distribuzione bidirezionale che consente di reimmettere in controflusso il biometano prodotto localmente nella rete nazionale, valorizzando rifiuti organici, infrastrutture esistenti e transizione energetica.

Ad Asciano, nel cuore della provincia di Siena, è entrato ufficialmente in funzione il primo impianto italiano di grid reverse flow per biometano, realizzato dal gruppo Estra attraverso la sua società di distribuzione gas Centria. L’avvio operativo segue la conclusione della fase di collaudo e segna un passaggio simbolico e concreto verso una gestione più intelligente e sostenibile delle reti gas, trasformando una tradizionale infrastruttura di distribuzione in un sistema capace di dialogare in entrambe le direzioni con la rete di trasporto nazionale.

 

L’impianto è installato presso la cabina Remi “Arbia” e ha iniziato a immettere biometano in controflusso già nel mese di novembre, superando il modello unidirezionale in cui il gas fluisce solo dall’alto verso il basso, dalla rete di trasporto alle utenze. Grazie alla configurazione bidirezionale, il sistema è in grado di recuperare il biometano prodotto localmente – in questo caso dall’impianto delle Cortine gestito da Sienambiente – comprimerlo e reimmetterlo nella rete nazionale anche nei periodi di bassa domanda, quando altrimenti non sarebbe possibile utilizzare tutta la produzione.

 

Questa innovazione tecnologica ha un impatto diretto sulla decarbonizzazione del sistema energetico: consente di ridurre le emissioni di CO₂, aumentare la quota di energia rinnovabile immessa nella rete gas e costruire una filiera di economia circolare che parte dai rifiuti organici conferiti dai cittadini. Il biometano ottenuto dalla frazione umida, infatti, dimostra come il ciclo dei rifiuti possa chiudersi in modo virtuoso, trasformando un potenziale scarto in una risorsa energetica che alimenta case, imprese e territori.

 

Il progetto si inserisce all’interno del percorso sperimentale Twist, sviluppato da Centria, che prevede anche un sostegno economico dedicato per consolidare e misurare gli effetti di questa tecnologia. Per Estra si tratta di un tassello strategico nella propria visione di transizione energetica “plurale”, in cui la valorizzazione delle infrastrutture esistenti va di pari passo con l’espansione dei gas rinnovabili. La possibilità di rendere costante e programmabile la fornitura di biometano rafforza la sicurezza energetica locale, rende più resiliente la rete e offre alle comunità un esempio concreto di come innovazione industriale, economia circolare e responsabilità ambientale possano integrarsi in un unico progetto.


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