Breaking news infrastrutture - Autostrade del Mare, Bordoni (Ram): in 20 anni via dalle strade oltre 4 milioni di tir

Secondo il numero uno di Ram S.p.A., lo sviluppo delle Autostrade del Mare ha permesso di spostare miliardi di chilometri di traffico pesante dall’asfalto alle rotte marittime e ferroviarie, confermando il ruolo strategico della logistica via mare e delle 16 Autorità di sistema portuale.

(Prima Pagina News)
Martedì 09 Dicembre 2025
Roma - 09 dic 2025 (Prima Pagina News)

Secondo il numero uno di Ram S.p.A., lo sviluppo delle Autostrade del Mare ha permesso di spostare miliardi di chilometri di traffico pesante dall’asfalto alle rotte marittime e ferroviarie, confermando il ruolo strategico della logistica via mare e delle 16 Autorità di sistema portuale.

Le Autostrade del Mare si confermano uno degli assi strategici della politica italiana dei trasporti e della logistica sostenibile. A vent’anni dall’avvio del progetto, il bilancio tracciato da Ram S.p.A. e dal nuovo rapporto curato dal Censis evidenzia numeri che cambiano la geografia della mobilità delle merci: milioni di camion pesanti sono stati trasferiti dalle strade alle rotte marittime e ai collegamenti ferroviari, con un impatto rilevante su ambiente, sicurezza e competitività del sistema Paese.

 

L’amministratore unico di Ram, Davide Bordoni, intervenendo a margine della presentazione dello studio, ha ricordato come, in due decenni, la rete delle Autostrade del Mare abbia conosciuto un’estensione significativa, con decine di migliaia di chilometri di nuove tratte attivate. Un’evoluzione che ha consentito di dirottare oltre quattro milioni di tir dalla rete viaria tradizionale, sostituendo il trasporto su gomma con soluzioni marittime e intermodali più efficienti e meno inquinanti.

 

Secondo i dati illustrati, il trasferimento dei flussi di traffico pesante ha comportato un risparmio complessivo di oltre 27 miliardi di chilometri che, invece di gravare su autostrade e arterie stradali, sono stati coperti via mare e su ferro. Un risultato che si traduce in minori emissioni, riduzione della congestione, meno usura delle infrastrutture stradali e un generale miglioramento delle condizioni di sicurezza lungo le principali direttrici di traffico.

 

Bordoni ha richiamato anche il quadro normativo che, negli anni, ha sostenuto lo sviluppo delle Autostrade del Mare, tra strumenti italiani e regolamentazione europea. Incentivi, semplificazioni e politiche dedicate al trasporto combinato hanno consolidato un’intuizione nata vent’anni fa e oggi sempre più centrale nella strategia di decarbonizzazione e nella transizione verso una logistica integrata, dove il mare diventa prolungamento naturale della rete terrestre.

 

Nel modello descritto da Ram, le 16 Autorità di sistema portuale italiane svolgono un ruolo chiave. La distribuzione degli scali lungo le coste, unita agli investimenti in infrastrutture portuali, digitalizzazione, banchine attrezzate e collegamenti con la rete ferroviaria, consente di rendere il mare una vera “autostrada blu” al servizio dell’economia nazionale, delle filiere produttive e dei corridoi europei di trasporto.

 

La ricorrenza dei vent’anni delle Autostrade del Mare diventa così occasione per rilanciare una visione che guarda ai prossimi step: potenziamento delle tratte, ulteriore integrazione modale, utilizzo di navi sempre più green e piena valorizzazione dei porti italiani all’interno dei corridoi transeuropei. Un percorso in cui, secondo Bordoni, il mare non è più solo confine geografico, ma infrastruttura strategica per alleggerire le strade, rendere più competitivo il sistema logistico e sostenere la crescita del Paese in chiave sostenibile.


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