Breaking news infrastrutture - Leonardo accelera sul Gateway lunare: oltre l’80% in costruzione e progetto di “Galileo lunare” per connettività e posizionamento

Comparini: Italia al centro della filiera dei programmi lunari, con infrastrutture cislunari sempre più decisive per tecnologia, sicurezza e geopolitica.

(Prima Pagina News)
Lunedì 15 Dicembre 2025
Roma - 15 dic 2025 (Prima Pagina News)

Comparini: Italia al centro della filiera dei programmi lunari, con infrastrutture cislunari sempre più decisive per tecnologia, sicurezza e geopolitica.

L’Italia rafforza la propria presenza nella nuova economia dello spazio con un ruolo industriale di primo piano nella realizzazione del Gateway lunare, la futura infrastruttura orbitale destinata a supportare missioni, logistica e ricerca attorno alla Luna. Leonardo, attraverso la propria divisione Spazio, rivendica un avanzamento rilevante delle attività: più dell’80% dei componenti previsti risulta in costruzione, un segnale concreto della maturità industriale raggiunta dalla filiera nazionale.

 

Il Gateway rappresenta uno snodo strategico per l’esplorazione lunare di lungo periodo, perché abilita funzioni essenziali come supporto alle missioni, gestione dei carichi, sperimentazione scientifica e raccordo tra orbita e superficie. In questo quadro, la capacità di progettare e costruire moduli e sistemi complessi diventa un moltiplicatore di competitività, con ricadute dirette su competenze, supply chain, brevetti e occupazione qualificata.

 

Accanto alla componente “stazione orbitale”, prende forma anche una visione infrastrutturale più ampia: un sistema di connettività planetaria e posizionamento attorno alla Luna, descritto come una sorta di Galileo lunare. L’idea è portare nello spazio cislunare servizi analoghi a quelli che sulla Terra sostengono navigazione, sincronizzazione e comunicazioni, creando una base tecnologica stabile per operazioni più sicure e continuative.

 

Un’infrastruttura di posizionamento e connettività lunare avrebbe impatti trasversali. Potrebbe migliorare la precisione delle attività robotiche e umane, rendere più affidabile la logistica dei rifornimenti, supportare l’atterraggio e la mobilità di mezzi in superficie, oltre a facilitare la trasmissione di dati scientifici. In prospettiva, standard e interoperabilità saranno decisivi per consentire a diversi attori industriali e istituzionali di operare in modo coordinato.

 

Il ruolo italiano si estende anche ai programmi di superficie, con lo sviluppo di un primo modulo destinato alle attività lunari in collaborazione con l’ecosistema nazionale. Questa dimensione “terra-luna” consolida l’idea di una filiera integrata: non solo componenti, ma architetture complete, dalla progettazione alla produzione, fino ai servizi che trasformano l’hardware in capacità operativa.

 

Lo scenario, però, non è soltanto industriale. La competizione nello spazio cresce e lo spazio cislunare viene sempre più percepito come un’area chiave nei prossimi decenni, anche per implicazioni di sicurezza e per gli equilibri tecnologici globali. In questo contesto, saper posizionare e gestire infrastrutture oltre l’orbita terrestre diventa un fattore di potere: chi controlla reti, comunicazioni e capacità operative guadagna vantaggio competitivo, influenza standard e riduce dipendenze.

 

Per l’Italia, l’avanzamento sul Gateway e l’ambizione di un “Galileo lunare” indicano una traiettoria chiara: presidiare tecnologie critiche, rafforzare la sovranità industriale e costruire competenze esportabili, con ricadute anche su settori terrestri come telecomunicazioni, cybersecurity, materiali avanzati e sistemi di navigazione.


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