Checco Zalone: "Meglio essere intelligentemente scorretti che politicamente corretti"

Il comico pugliese torna con il nuovo film "Buen Camino", nelle sale da Natale.

(Prima Pagina News)
Lunedì 22 Dicembre 2025
Roma - 22 dic 2025 (Prima Pagina News)

Il comico pugliese torna con il nuovo film "Buen Camino", nelle sale da Natale.

Piuttosto che lamentarci del "politicamente corretto bisogna essere intelligentemente scorretti, io non avverto questo problema, l'avete visto nel film".

Così Luca Medici, in arte Checco Zalone, ha presentato il suo nuovo film, dal titolo "Buen Camino", in arrivo a Natale in ben 1000 copie con Medusa Film, a cinque anni dall'uscita di "Tolo Tolo".

A firmare la regia è ancora Gennaro Nunziante, che torna a collaborare con il comico pugliese, con cui ha scritto la sceneggiatura, ricomponendo la coppia d'oro del cinema italiano (campioni d'incassi con "Cado dalle Nubi", "Che Bella Giornata", "Sole a Catinelle" e "Quo Vado", ndr), che si è separata soltanto per il film uscito nel 2020.

Questa volta, Zalone veste i panni di Checco, un egoista e viziato rampollo di un industriale dei divani: piuttosto che lavorare, passa il suo tempo insieme alla fidanzata, una modella 25enne, tra una super villa piena di quadri autocelebrativi, yacht e feste, come quella per 800 invitati che sta preparando per il suo 50esimo compleanno.

Quando l'ex moglie Linda (Martina Colombari) lo chiama per avvertirlo della scomparsa di sua figlia, l'adolescente Cristal (Letizia Arnò), la festa viene rimandata. Checco ritrova la figlia in Francia, dove lei, che sta cercando valori autentici, è in procinto di cominciare il Cammino di Santiago di Compostela, lungo 800 km.

Deciso a riportarla a casa, l'uomo l'accompagna, tra ostelli, vita semplice (o quasi), disavventure, ricoveri e rinascite.

Nel cast ci sono anche Beatriz Arjona, Hossein Taheri e Alfonso Santagata. Il film riserva anche battute su Gaza, Schindler's List e l'11 settembre.

"Con Luca la prima cosa che facciamo è chiederci chi è Checco oggi. Quando lo abbiamo immaginato stavolta, abbiamo pensato a un ricco - ha spiegato Nunziante - e che il Cammino di Santiago potesse rappresentare qualcosa di completamente stridente con la sua vita" perché "da ricco lui si è considerato un Dio ma non si è mai messo alla ricerca di Dio. Solitamente la ricchezza si sostituisce alla divinità" e "infatti al cammino lui ci arriva in Ferrari".

Per quanto riguarda le aspettative d'incasso per questo film (prodotto da Indiana Production con Medusa in collaborazione con Mzl e Netflix), "è inutile essere ipocriti... ci aspettiamo di fare i soldi", ha detto Zalone con un sorriso.

"Ci sono grandi aspettative anche per i dati arrivati sulle prevendite. Questo James, come si chiama, Camerun, dovrebbe svegliarsi il 26 e chiedersi ' ma ma chi cazz… è sto Zalone", ha scherzato il comico barese, facendo riferimento al premio Oscar James Cameron, nelle sale con "Avatar: Fuoco e Cenere".


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