Cinema, Lino Banfi: "Girerò un docufilm sulla mia vita"

"Ci saranno due attori, Pasquale Zagaria e Lino Banfi, che litigano fra di loro continuamente, che devono convivere e anche morire insieme".

(Prima Pagina News)
Mercoledì 17 Luglio 2024
Bari - 17 lug 2024 (Prima Pagina News)

"Ci saranno due attori, Pasquale Zagaria e Lino Banfi, che litigano fra di loro continuamente, che devono convivere e anche morire insieme".

Lino Banfi girerà un docufilm tutto incentrato sulla sua vita. Ad annunciarlo è stato lo stesso attore, ricevendo a Bari, dal Governatore pugliese Michele Emiliano, il premio Radice di Puglia, per la sua carriera e la capacità "di essere uno dei più importanti ambasciatori della pugliesità nel mondo".

"A settembre girerò un docufilm sulla mia vita, ci saranno solo due attori fissi, Pasquale Zagaria e Lino Banfi che litigano fra di loro continuamente che devono convivere e anche morire insieme. Sarà anche una cosa commuovente perchè ricorderà molto il rapporto che c'era con mio padre che non ha potuto vedere tutti i successi che ho fatto, anche se ha visto molte cose", ha detto Banfi, spiegando che gran parte delle scene saranno girate al Teatro Petruzzelli di Bari, dove, ai suoi esordi, desiderava esibirsi, perché lo riteneva un segno del successo.

Su quel palco, ha raccontato, ci è arrivato più volte: una volta, recitando nella compagnia di Domenico Modugno, fu chiamato dal grande cantante, che, rivolgendosi a suo padre e al pubblico, disse: "Ricordatevi, questo un giorno sarà famoso".

Tra una battuta e aneddoti ironici sul proprio passato, l'attore 88enne, che da giorni viene festeggiato in più occasioni, ha aggiunto di amare Bari, ma per un periodo ha "odiato i baresi, perchè molti intellettuali o pseudo tali, di 20/25 anni fa, scrissero 'non vorremmo più vedere Banfi nel mondo dello spettacolo perchè rovina l'idioma pugliese".

"L'idea del docufilm - ha aggiunto - è di fare lavorare Banfi e Zagaria, che litigano sempre, e il padre, di racchiudere un pò di storie della mia vita facendo interviste anche a persone che non ci si aspetta che parlino di me, tipo Sgarbi, di questo modo culturale della televisione e della politica dove ho capito che tutti quanti mi vogliono bene".

"Quindi - ha continuato Banfi - ognuno dirà la sua opinione compresa, se ci riuscirò, quella del Papa, con il quale siamo amici, chiacchieriamo spesso e che, con tutt' i' cazz' ca' tene, mi ha telefonato per farmi gli auguri".


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