Doping, Presidente Wada: "Sinner è responsabile anche delle azioni del suo staff"

"Il suo caso è diverso da quello della Swiatek".

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Venerdì 07 Febbraio 2025
Roma - 07 feb 2025 (Prima Pagina News)

"Il suo caso è diverso da quello della Swiatek".

I casi di doping che coinvolgono Jannik Sinner e Iga Swiatek "sono completamente diversi e non possono essere confrontati. Sia le sostanze (trimetazidina e clostebol), sia le circostanze sono diverse".

Parlando alcuni giorni fa con il sito polacco 'Rz', il presidente dell'Agenzia mondiale antidoping, Witold Banka, ha riaffermato la posizione della Wada, che ha fatto richiesta di squalificare il tennista numero uno al mondo, mentre non ha chiesto la squalifica della Swiatek: l'agenzia ha fatto ricorso in base al principio della responsabilità oggettiva.

"Abbiamo preso entrambe le decisioni dopo aver chiesto il parere di un esperto esterno. La procedura da parte della Wada è stata la stessa utilizzata in qualsiasi altro caso disciplinare", ha continuato il Presidente della Wada.

"Un atleta professionista è responsabile anche delle azioni del suo staff e questa è la quint'essenza dell'antidoping", ha detto ancora Banka, facendo riferimento alla contaminazione di Sinner, avvenuta per una pomata utilizzata dal suo fisioterapista, Giacomo Naldi, che poi è stato licenziato.

"La decisione del licenziamento è sostanziale e basata su premesse razionali. Inoltre, una traccia di trimetazidina in un medicinale contenente melatonina, come nel caso di Swiatek, è una cosa - ha continuato - mentre lo steroide contenuto nell'unguento utilizzato dal suo stretto collaboratore è un'altra. L'unica cosa che accomuna questi casi è il fatto che stiamo parlando di due dei migliori tennisti del mondo".


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