Fosse Ardeatine, Meloni: "335 innocenti massacrati solo perché italiani". E' polemica
Le opposizioni insorgono. Pagliarulo (Anpi): "Furono scelti in base a una selezione che colpiva gli antifascisti, i resistenti, gli oppositori politici, gli ebrei".
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Venerdì 24 Marzo 2023
Roma - 24 mar 2023 (Prima Pagina News)
Le opposizioni insorgono. Pagliarulo (Anpi): "Furono scelti in base a una selezione che colpiva gli antifascisti, i resistenti, gli oppositori politici, gli ebrei".
Scoppia la polemica in merito al messaggio della premier Giorgia Meloni in ricordo delle vittime dell'eccidio delle Fosse Ardeatine.

"Oggi - scrive Meloni - l'Italia onora le vittime dell'eccidio delle Fosse Ardeatine. Settantanove anni fa 335 italiani sono stati barbaramente trucidati dalle truppe di occupazione naziste come rappresaglia dell'attacco partigiano di via Rasella. Una strage che ha segnato una delle ferite più profonde e dolorose inferte alla nostra comunità nazionale: 335 italiani innocenti massacrati solo perché italiani.

Spetta a tutti noi - Istituzioni, società civile, scuola e mondo dell'informazione - ricordare quei martiri e raccontare in particolare alle giovani generazioni cosa è successo in quel terribile 24 marzo 1944. La memoria non sia mai un puro esercizio di stile ma un dovere civico da esercitare ogni giorno".

Immediate le reazioni dell'Anpi e delle opposizioni. "La presidente del Consiglio ha affermato che i 335 martiri delle Fosse Ardeatine sono stati uccisi 'solo perché italiani'. È opportuno precisare che, certo, erano italiani, ma furono scelti in base a una selezione che colpiva gli antifascisti, i resistenti, gli oppositori politici, gli ebrei. È doveroso aggiungere che la lista di una parte di coloro che, come ha affermato Giorgia Meloni, sono stati 'barbaramente trucidati dalle truppe di occupazione naziste', è stata compilata con la complicità del questore Pietro Caruso, del ministro dell'interno della repubblica di Salò Guido Buffarini Guidi, del criminale di guerra Pietro Koch, tutti fascisti". Così il Presidente dell'Anpi, Gianfranco Pagliarulo.

"No presidente Meloni: 335 persone non furono trucidate dai nazifascisti alle Fosse Ardeatine solo perché erano italiani. Perché erano italiani ed antifascisti, ebrei, partigiani. Un giorno o l'altro riuscirà a scrivere quella parola? Antifascista", ha twittato il Segretario di Sinistra Italiana e parlamentare di Avs, Nicola Fratoianni.

"335 martiri in una cava poco lontano dalle case. Non perché italiani ma perché partigiani, politici, ebrei, dissidenti, insieme a tante donne e uomini liberi, uccisi per rappresaglia. La notte più buia della violenza nazifascista. Mai più", è il tweet della deputata del Pd e Segretaria di Presidenza alla Camera, Chiara Braga.

"Le 335 vite spente alle Fosse Ardeatine erano di italiani, certamente, trucidati dalle truppe d'occupazione naziste alleate di altri italiani rinserrati a Salò, sede della Repubblica sociale guidata da Benito Mussolini. Quelle vite erano state prelevate da un braccio di Regina Coeli dove erano stati rinchiusi antifascisti, liberali, ebrei, dissidenti. È la storia.

Rimuoverla o distorcerla equivale a negarla. La presidente Meloni ha perso un'altra occasione per pacificare e pacificarsi. Gli rimane il 25 aprile, ma, ancora di più, il 2 giugno, che del 25 aprile fu il frutto più maturo e rigoglioso. Provi qualche volta a sostituire la Nazione con la Repubblica: scoprirà tutta un'altra storia". Lo ha detto la deputata di Azione, Daniela Ruffino.

Interpellata sulle polemiche nel corso del punto stampa al Consiglio Europeo di Bruxelles, la premier ha risposto: "Li ho definiti italiani, che vuol dire che gli antifascisti non sono italiani? Sono stata onnicomprensiva...".

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