Il New York Times elogia il Sud Sardegna: "Territorio bello e fragile"

"La sardità dipende tanto dalla gente del posto e dai politici impegnati quanto dai visitatori, quelli che affrontano il viaggio come immersione culturale piuttosto che come una lista dei desideri: e in questo tutti possiamo svolgere un ruolo".

(Prima Pagina News)
Mercoledì 07 Agosto 2024
Cagliari - 07 ago 2024 (Prima Pagina News)

"La sardità dipende tanto dalla gente del posto e dai politici impegnati quanto dai visitatori, quelli che affrontano il viaggio come immersione culturale piuttosto che come una lista dei desideri: e in questo tutti possiamo svolgere un ruolo".

"Mentre i viaggiatori scoprono il fascino mediterraneo di questa regione insulare, con le sue spiagge idilliache e la vivace capitale, la gente del posto spera di evitare la folla che soffoca tante altre destinazioni italiane".

E' in questo sottotitolo che si sintetizza il viaggio in Sud Sardegna compiuto in primavera dalla giornalista del New York Times Laura Rysman.

L'articolo mette in risalto le esperienze ambientali, culturali e gastronomiche che la giornalista ha fatto tra Cagliari, il Sulcis e l'interno del Campidano, per scoprire quella sardità considerata "fragile, come lo è sempre il patrimonio", dato che "dipende tanto dalla gente del posto e dai politici impegnati quanto dai visitatori, quelli che affrontano il viaggio come immersione culturale piuttosto che come una lista dei desideri: e in questo tutti possiamo svolgere un ruolo".

Il Nyt comincia a scoprire la Sardegna iniziando dal suo capoluogo, Cagliari, "piccola capitale del Mediterraneo" e "una città che appartiene ai suoi residenti a differenza di Firenze, Venezia o altre città brulicanti di turisti", con la festa di Sant'Efisio ("stravagante") e un'incursione nel quartiere Marina, di fronte al porto, per assaggiare i piatti tipici, a base di pesce e asparagi selvatici.

La giornalista ha avuto modo di parlare con i ristoratori, che nutrono fiducia nel nuovo corso politico in Regione, oggi presieduta da Alessandra Todde, e al Comune, guidato da Massimo Zedda, specialmente per rendere più facile "l'apertura di piccole imprese, per i giovani e gli immigrati, regolamentare gli affitti per le vacanze e aumentare l'offerta culturale, attirando così i turisti anche oltre i mesi estivi".

Se l'offerta culturale "rispetto ad altre città può sembrare più limitata", il quotidiano americano evidenzia la presenza del Museo Archeologico, caratterizzato dalla sua "fantastica collezione di antichi manufatti nuragici, fenici, romani" e gli "arcieri nuragici scolpiti nella pietra, conosciuti come i Giganti di Mont'e. Prama". Elogi anche per il Giardino Sonoro di Pinuccio Sciola a San Sperate, la reggia nuragica di Barumini e, per quanto riguarda l'ambiente, i fenicotteri rosa nella zona umida di Cagliari, all'interno del Parco della Giara, con quelli che sono gli "ultimi cavalli selvaggi d'Europa", e l'altipiano di sugherete.

Il turismo lento emerge visitando un caseificio con guesthouse e con la possibilità di scoprire il lavoro degli artigiani del posto. Poi c'è il Sulcis, con il suo "tentativo di trasformare un territorio ora svuotato dall'industria mineraria in un territorio naturale" e "il parco circostante diventato parte del sentiero escursionistico di Santa Barbara". In primavera, però, il caldo fa già capolino e la gente va al mare: per questo ci sono le spiagge del Poetto, "lunga chilometri", e quella di Piscinas, che ha le "dune di sabbia più alte d'Europa".


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