Iran, l'ambasciatore di Teheran a Roma, 'non accettiamo che alcuni Paesi ci impongano la loro cultura'
'Nel nostro Paese le manifestazioni pacifiche sono permesse ma quando ci sono disordini questo non è accettabile'.
(Prima Pagina News)
Giovedì 12 Gennaio 2023
Roma - 12 gen 2023 (Prima Pagina News)
'Nel nostro Paese le manifestazioni pacifiche sono permesse ma quando ci sono disordini questo non è accettabile'.
“L’Iran condivide il diritto internazionale. La libertà è uno dei valori fondamentali dell’Islam. Rispettiamo i diritti umani ma non accettiamo che alcuni Paesi impongano la loro cultura e stile di vita alla nostra civiltà“.

Così, in conferenza stampa a Roma, l'Ambasciatore dell'Iran, Mohammad Reza Sabouri.

“Abbiamo sempre guardato all’Italia come porta di accesso all’Europa in tutti i campi da quello politico a quello culturale”, prosegue. “I rapporti economici e politici con l’Italia sono sempre stati costruttivi e in crescita rispetto agli altri paesi dell’Ue. Tuttavia a causa di attori esterni questi rapporti non sono stati esenti di alti e bassi ma le autorità di Teheran e Roma hanno sempre cercato di ridurre gli ostacoli in base agli interessi reciproci. Mi auguro che il nuovo anno porti a una progressione dei rapporti”.

Per quanto riguarda le proteste antigovernative in corso, “nel nostro Paese le manifestazioni pacifiche sono permesse ma quando ci sono disordini questo non è accettabile“. “In base alle nostre leggi la pena capitale è autorizzata per i reati più gravi. Le persone condannate hanno avuto un processo equo con tutte le garanzie legali e dopo tutte le verifiche opportune e necessarie sono state condannate a morte”.

Per quel che riguarda le notizie di manifestanti stuprate in carcere, prosegue, queste ultime “si trovano in prigioni dove gli uomini non possono accedere”.

Sono emerse “evidenze” secondo cui alcuni “agenti” di nazioni estere sono coinvolti nelle proteste, continua l'Ambasciatore. Questi agenti vengono inviati come 'turisti'. “Pubblicheremo tutto quando sarà il momento, ma l’intelligence di vari Paesi fra cui l’Italia è al corrente di queste evidenze a nostra disposizione”.

Per quel che riguarda l'intesa sul nucleare, “la responsabilità di ritardi sulla situazione dei negoziati è dei paesi Occidentali” e, nel caso in cui questi lo vogliano, l'accordo “era ed è alla portata”.

Sul conflitto tra Russia e Ucraina, “anche se sarebbe opportuno fare un’ analisi del perché è scoppiata ribadisco la nostra posizione: siamo contrari alla guerra, siamo un Paese che l’ha sperimentata sulla sua pelle e sappiamo le tragedie che causa e le loro conseguenze”. “Ci siamo offerti come mediatori fra le parte belligeranti e siamo disponibili a entrare in campo per creare le condizioni per i colloqui. Lo ha ribadito anche il presidente Raisi nell’ultimo colloquio con il presidente Putin”, conclude Sabouri.

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