Israele: terminato lo sciopero generale. Hamas pubblica un video dei sei ostaggi uccisi

Netanyahu: "Sciopero è segnale di sostegno a Sinwar, una vergogna". Sindacati: "E' Netanyahu ad aver dato miliardi ad Hamas".

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Lunedì 02 Settembre 2024
Roma - 02 set 2024 (Prima Pagina News)

Netanyahu: "Sciopero è segnale di sostegno a Sinwar, una vergogna". Sindacati: "E' Netanyahu ad aver dato miliardi ad Hamas".

E' finito lo sciopero generale indetto in Israele per chiedere un accordo per ottenere il rilascio degli ostaggi ancora prigionieri di Hamas a Gaza.

A mettere la parola fine sulla mobilitazione è stato il Tribunale del Lavoro israeliano di Bat Yam, stabilendo che doveva concludersi entro le 14:30, le 13:30 italiane, vale a dire tre ore e mezzo prima del termine inizialmente previsto (le 18 locali, ndr). Il tribunale, dunque, si è schierato con il premier Benjamin Netanyahu, dichiarando che dietro lo sciopero c'erano motivazioni politiche.

“Viviamo in un Paese di diritto e rispettiamo la decisione della corte, quindi ordino a tutti di tornare al lavoro alle 14.30” e terminare lo sciopero generale. Così il Presidente del Sindacato israeliano di Histadrut, Arnon Bar-David. “È importante sottolineare che lo sciopero è stata una mossa importante e io ne sono favorevole”, ha proseguito, citato dall'emittente N12, “prometto alle famiglie dei rapiti che l’Histadrut continuerà a svolgere un ruolo guida e centrale negli sforzi per riportare a casa i nostri figli e le nostre figlie”.

“Chiediamo al pubblico di continuare a partecipare alle manifestazioni per il rilascio degli ostaggi”, ha fatto sapere il quartier generale delle famiglie degli ostaggi, commentando l'ordine di un tribunale israeliano di porre fine allo sciopero generale. “Questo non è uno sciopero”, fanno sapere i familiari degli ostaggi, citati da Ynet, “è il salvataggio dei 101 ostaggi che sono stati abbandonati da Netanyahu”.

Durante la mobilitazione, migliaia di persone hanno bloccato le strade di Tel Aviv. I manifestanti si sono radunati a Begin Street per chiedere al governo di raggiungere un'intesa per il rilascio degli ostaggi ancora vivi e, al ritmo di molti tamburi, hanno assicurato che non abbandoneranno gli ostaggi, chiedendo "i valori prima di tutto" e accusando il governo Netanyahu di andare contro gli interessi della nazione. Molte persone hanno bloccato anche l'autostrada Ayalon.

Oggi alle 19 (le 18 italiane, ndr), ci saranno altre manifestazioni in tutto lo Stato di Israele. E' quanto fa sapere, su X, l'Hostages and Missing Families Forum, elencando tre luoghi per le proteste: fuori dalla residenza di Benjamin Netanyahu a Gerusalemme ci sarà una “manifestazione su larga scala”, mentre a Begin Street, a Tel Aviv, è in programma un “raduno di massa” e davanti alla casa del premier a Cesarea si svolgerà una protesta.

Lo sciopero generale in tutto Israele “è una vergogna. È come dire a Sinwar: ‘Hai ucciso sei persone, qui ti sosteniamo’”. Così il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, citato da Ynet, nel corso di una riunione del gabinetto. “Chiaramente chiederemo ad Hamas un prezzo per l’assassinio dei rapiti”, ha proseguito, per poi riaffermare: “Dobbiamo rimanere sull’asse Filadelfia. Questo è essenziale per la sicurezza di Israele. Se lo lasciamo, sarà difficile per noi poi tornare”.

Intanto, Hamas ha pubblicato un video dei sei ostaggi uccisi, i cui cadaveri sono stati recuperati dalle Idf sabato nella Striscia di Gaza. Non è noto quando sia stato registrato, ma Hamas ha dichiarato che è una promo per una clip più lunga, che sarà pubblicata entro breve tempo, e mostrerà Hersh Goldberg-Polin, Eden Yerushalmi, Ori Danino, Alex Lobanov, Carmel Gat e Almog Sarusi. E' quanto fa sapere il Times of Israel. Gran parte dei media israeliani ha preferito non diffondere il filmato.

“Il commento del primo ministro allo sciopero è un’ulteriore prova del suo distacco” dalla realtà. Lo ha dichiarato il sindacato israeliano Histadrut, in riferimento a quanto detto dal premier, Benjamin Netanyahu. "L’affermazione secondo cui l’appello per il ritorno dei rapiti che muoiono a Gaza aiuterebbe Sinwar, contribuisce a far dimenticare all’opinione pubblica israeliana chi è stato colui che ha trasferito miliardi di dollari in valigie ad Hamas”, ha proseguito, “il primo ministro, sotto la cui sorveglianza si è verificato il più grande disastro per il popolo ebraico dopo l’Olocausto, dovrebbe investire i suoi sforzi nel riportare in vita i nostri figli e le nostre figlie e non in sacchi neri”.

Siamo “molto vicini a un accordo finale sugli ostaggi”. Così il Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ripreso da Sky News, che ha anche criticato il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, accusandolo di "non fare abbastanza".


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