Olimpiadi, Malagò (Coni): "A Parigi puntiamo ad avere una medaglia in più rispetto alle 40 di Tokyo"

"Le previsioni e gli algoritmi ci danno in una posizione variabile fra la sesta e l’undicesima ma nessuno dice una cosa: i grandi Paesi vinceranno sempre meno medaglie".

(Prima Pagina News)
Martedì 16 Luglio 2024
Roma - 16 lug 2024 (Prima Pagina News)

"Le previsioni e gli algoritmi ci danno in una posizione variabile fra la sesta e l’undicesima ma nessuno dice una cosa: i grandi Paesi vinceranno sempre meno medaglie".

“Ansia e angoscia ho imparato ad accantonarle, ormai il mio sistema nervoso mi fa reggere la pressione. Ma entusiasmo e orgoglio ce ne sono”. E' questo lo stato d'animo del Presidente del Coni, Giovanni Malagò, in merito alle ormai vicine Olimpiadi di Parigi, in cui “fare una medaglia in più delle 40 di Tokyo è l’obiettivo. Non è semplice per niente ma abbiamo lavorato molto bene in questo triennio olimpico. Le previsioni e gli algoritmi ci danno in una posizione variabile fra la sesta e l’undicesima ma nessuno dice una cosa: i grandi Paesi vinceranno sempre meno medaglie. Prima avevi qualcuno come Usa, Urss o Cina che prendeva anche 100 medaglie ma oggi la globalizzazione ha fatto sì che nel medagliere arrivino nuovi Paesi. Il Kosovo ha vinto due medaglie d’oro a Tokyo, non so se rendo l’idea”, dice il numero uno del Coni al Messaggero.

Nel frattempo, la delegazione azzurra andrà in Francia con il numero record di 403 atleti in gara: “Tutti porteranno meno persone rispetto a Tokyo, mentre noi avremo il 5-6% di atleti in più. E la cosa è incredibile perchè siamo andati meno bene negli sport di squadra. Da quali sport mi aspetto di più? Da quelli che finora non hanno fatto grandi cose. Quindi mi aspetto molto, moltissimo dal tennis e poi vorrei qualcosa di storico dalla vela, anche se ha già vinto un oro meraviglioso a Tokyo”.

“E ci sono premesse incredibili di fare ancora meglio di tre anni fa con la ginnastica – evidenzia Malagò– E non dimentico la boxe, che tra donne e uomini può darci grandi soddisfazioni. L’atletica? Vincerà più medaglie di Tokyo. Certo non è pensabile arrivare a 5 ori ma in totale saranno di più”.

Il Presidente del Coni non dimentica la mancata candidatura di Roma: “La cicatrice si è rimarginata ma la ferita rimarrà tutta la vita. Fu un errore clamoroso”.

Per quanto riguarda il mondo del calcio, che non sarà a Parigi e sta attraversando una crisi dopo la débacle agli Europei di Germania, infine, dice: “Nel calcio ci sono fazioni contrapposte: se la conclusione di tutto è che una parte trionfa e l’altra soccombe, il calcio continuerà a non risolvere i problemi. Invece trovare un equilibrio tra i soggetti, con le giuste formule di mediazione, è l’unico modo di fare insieme quello che è indispensabile. Se siamo sulla buona strada dopo l’emendamento Mulè? Insomma…”.


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