Omicidio Giulia Cecchettin: concluse le indagini preliminari, 'Turetta ha premeditato tutto'

Il ragazzo, reo confesso, non potrà chiedere il rito abbreviato.

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Mercoledì 15 Maggio 2024
Venezia - 15 mag 2024 (Prima Pagina News)

Il ragazzo, reo confesso, non potrà chiedere il rito abbreviato.

La Procura della Repubblica di Venezia ha concluso le indagini preliminari nei confronti di Filippo Turetta per la morte della sua ex fidanzata, Giulia Cecchettin. Turetta, reo confesso, è accusato di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione, dall'efferatezza e dai motivi futili e abbietti.

La Procura contesta anche il sequestro di persona e il porto abusivo di armi.  Dunque, il ragazzo non potrà chiedere il rito abbreviato, né ottenere sconti di pena.

Secondo quanto emerse dall'autopsia effettuata all'Uoc di Anatomia Patologica dell'Università di Padova, la ragazza morì dissanguata, dopo che lui le recise l'aorta e la ferì con più di 20 profonde coltellate.

Stando alle ricostruzioni, Cecchettin fu aggredita una prima volta nel parcheggio di via Aldo Moro a Vigonovo, per poi morire dopo il secondo litigio, avvenuto a Fossò. Sul corpo di Giulia furono eseguiti anche altri esami, come la Tac, e le analisi ematiche. La ragazza era già senza vita, quando fu abbandonata da Turetta nelle vicinanze del lago di Barcis (Pn).

Il ragazzo, poi, fuggì all'estero. Fu arrestato in Germania, mentre stava guidando la Fiat Punto nera usata anche per trasportare il cadavere di Giulia.

Nell'ordinanza di arresto per Turetta, il Gip di Venezia aveva parlato di “inaudita ferocia“, riferendosi all'aggressione di Giulia, e aveva definito Turetta come un ragazzo “totalmente imprevedibile”, autore di un “gesto folle e scellerato” che avrebbe potuto replicare “nei confronti di altre donne”.


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