Omicidio Giulia Tramontano, Impagnatiello torna in aula: "Non penso di essere pazzo"

La Corte d'Assise di Milano ha disposto la perizia psichiatrica nei confronti del 31enne.

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Lunedì 10 Giugno 2024
Milano - 10 giu 2024 (Prima Pagina News)

La Corte d'Assise di Milano ha disposto la perizia psichiatrica nei confronti del 31enne.

“Non penso di essere pazzo, ho sperato di esserlo negli scorsi mesi per dare una risposta ma non penso di esserlo”. Lo ha detto stamani, alla Corte d'Assise di Milano, Alessandro Impagnatiello, reo confesso dell'omicidio della sua fidanzata, Giulia Tramontano, uccisa con 37 coltellate il 27 maggio 2023 nella loro casa a Senago (Mi), rispondendo alle domande delle sue legali, Giulia Geradini e Samanta Barbaglia.

L'udienza di stamani era dedicata alla conclusione dell'esame del 31enne eseguito dai consulenti psichiatrici di parte, secondo cui Impagnatiello ha “importanti” disturbi “narcisistici, ossessivi, paranoidei” e si sente un “maschio onnipotente con in pugno la quotidianità” di due ragazze, che “si è trovato improvvisamente a essere un maschio fragile, in balia delle due, delle loro rivelazioni e infine da loro scoperto nelle sue bugie a raffica e nelle sue manipolazioni”.

Perché, verso la metà del gennaio dello scorso anno, aveva raccontato a Tramontano della doppia relazione con un'altra ragazza? “Le confessai di avere una doppia relazione, un tradimento, ma anche in quel caso fu l’ennesima bugia perché non venne raccontato dettagliatamente ma con una storia molto fantasiosa e inventata nei dettagli”, ha risposto Impagnatiello.

“Ero un vaso saturo completamente pieno di bugie e di menzogne e non ero abituato a farlo di continuo, era come se dovesse svuotarsi di qualcosa quel vaso – ha proseguito -. Ammisi a Giulia il tradimento per svuotarmi da qualcosa che mi mangiava dentro”.

La Corte, presieduta da Antonella Bertoja, ha ordinato la perizia psichiatrica nei confronti di Impagnatiello, dopo che i consulenti di parte hanno presentato i risultati del loro esame.

“Alessandro Impagnatiello è un soggetto responsabile di questo gesto bieco in maniera lucida e perfettamente coerente”, ha dichiarato l'avvocato della famiglia Tramontano, Giovanni Cacciapuoti, a conclusione dell'udienza. “Ritengo giustissima la scelta della nomina di un collegio peritale, perché, se il soggetto effettivamente era malato in quel momento, il carcere non lo può fare, solo che gli atti processuali gridano la consapevolezza estrema di Alessandro Impagnatiello che si è reso protagonista di questo film dell’orrore”, ha proseguito.


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