Pace in Ucraina e difesa della democrazia: i due problemi che l'Europa deve risolvere

L'On. Bono: "Si operi con coraggio e da subito, con chi ci sta, alla costituzione della Federazione Europea per difendere i popoli dalle aggressioni dei lupi che vogliono sottomettere il Pianeta".

di On. Nicola Bono
Venerdì 07 Marzo 2025
Roma - 07 mar 2025 (Prima Pagina News)

L'On. Bono: "Si operi con coraggio e da subito, con chi ci sta, alla costituzione della Federazione Europea per difendere i popoli dalle aggressioni dei lupi che vogliono sottomettere il Pianeta".

L’Europa ha due problemi da risolvere: la pace giusta e in sicurezza dell’Ucraina e il diritto – dovere di garantire l’Indipendenza e la democrazia agli europei.

L’incontro di Londra è stato utile da un lato perché, a fronte della postura americana pro Putin, ha registrato e comunicato una reazione quanto mai necessaria, affinché Gran Bretagna ed Europa assumessero le loro responsabilità per garantire l’Ucraina, ma dall’altro lato non ha affrontato affatto il conseguente tema di come garantire l’indipendenza, la democrazia e lo stile di vita degli europei.

Infatti si è preferito insistere su un tema che non dipende più dagli europei, e cioè il mantenimento dei rapporti di alleanza tra l’Europa e gli USA.

Una incredibile perdita di tempo sul principio che “le alleanze non si devono rompere” che “non c’è futuro senza la partecipazione degli USA”, che occorre “mantenere l’Unità dell’Occidente”, come se le soluzioni fossero nelle mani degli Europei.

Sembra lo stesso criterio dei pacifisti che invocavano iniziative diplomatiche ai Paesi occidentali per fare cessare la guerra, e non le chiedevano mai a chi la guerra l’aveva iniziata, che non a caso era lo stesso Putin che si rifiutava di farla cessare.

Se una guerra non finisce, o una alleanza di 80 anni viene di fatto messa in discussione, è perché c’è chi evidentemente ha nuovi obiettivi, che, per l’attuale governo americano, sono l’inedita alleanza tra USA e Federazione Russa, in funzione anti Cina.

Ciò comporta la fine della guerra con concessioni unilaterali all’aggressore, perché il conflitto deve cessare con vantaggio per Putin, che pur non essendolo, diventa il vincitore, senza pagare i danni dei disastri di tre anni di bombardamenti, che saranno generosamente caricati agli Stati Europei, che però non devono partecipare alla conferenza di pace, ma solo pagare i costi della ricostruzione, ed il tutto per favorire la nuova alleanza tra Russia e USA, che difficilmente potrà funzionare.

Fin qui il dramma ucraino e in parte europeo. Ma c’è di più! Perché gli USA vogliono mettere mano sulle “terre rare” Ucraine, ma si rifiutano di garantire la sicurezza dell’Ucraina post guerra?

Perché se lo facessero, con certezza assoluta, la Russia non potrebbe attaccare di nuovo, per la terza volta l’Ucraina, e questo non piacerebbe a Putin.

Non facendolo, la Russia potrebbe anche non attaccare, ma se lo volesse fare, non avrebbe alcun problema e quindi, in ogni caso, condizionerà il futuro dell’Ucraina.

Stessa cosa, se ci si pensa bene, per gli Stati Europei, con i quali gli USA potrebbero a loro convenienza ricordarsi della Nato, o anche no, oppure con alcuni sì e con altri no.

E non fa bene agli europei vivere in questa realtà priva di certezze, e con un vicino di casa in evidente posizione di forza, fissato a ricostruire l’impero dello Zar.

Se questo è il nuovo quadro, come è possibile che i leader degli stati europei possano continuare a insistere con ipotesi inesistenti di ricuciture a sostegno del mantenimento di rapporti di fatto cancellati dalle nuove strategie USA?

“Essendo nata l’Europa per fottere gli USA”, come amabilmente ha dichiarato il Presidente Trump, non c’è nessuno che lo possa convincere a modificare le sue strategie, che semmai saranno piuttosto sconfessate da Putin.

Per questo ascoltare il Presidente Macron parlare di “Autonomia strategica” per l’Europa, è come sentire Putin parlare di “Operazione Militare Speciale” e cioè l’uso di un linguaggio paludato per non esprimere in chiaro le vere priorità.

Non c’è alcuna speranza di armare seriamente l’Europa senza dare luogo alla veloce realizzazione della Federazione degli Stati d’Europa con chi ci sta, per avere Governo ed esercito unici, e consentire all’Europa il diritto di diventare superpotenza.

Ed ha ragione il Premier Polacco Donald Tusk, quando sostiene che 500 milioni di europei (Ucraina compresa), stanno chiedendo con insistenza a 300 milioni di americani, di difenderli da 140 milioni di Russi.

Ed invece l’Europa non è così mal messa e costretta a pietire aiuti, perché è pur sempre il mercato più grande e ricco del mondo, ha persone e risorse di altissima qualità e prestigio, storia, cultura e senso pieno e vero della democrazia (e per questo aborrisce l’assenza dei controlli e delle regole sui social, che invece per la democrazia americana dell’attuale governo costituiscono violazione dei diritti alla libertà di parola, come se le menzogne possano essere diritti e non reati di manipolazione della verità).

Purtroppo, al momento non è una potenza militare, perché era più comodo restare sotto l’ombrello USA, ma questo non significa, anche grazie all’alleanza con la Gran Bretagna, che non si possa realizzare ed anche in tempi brevi.

Ma soprattutto occorre capire che non c’è nessun’altra soluzione, in un mondo stravolto da tre superpotenze aggressive, vogliose unicamente di espansione, e che non vogliono che nasca una Federazione Europea, perché solo lasciando divisi gli stati europei, potranno godere della migliore preda al mondo, ricca e disarmata.  

Per questo continuare l’ideologia della difesa della sovranità dei singoli stati è un suicidio, anche perché la Federazione degli stati d’Europa è cosa molto diversa dell’Unione Europea, oggetto di critiche feroci da parte dei sovranisti, perché la Federazione rende uguali tutti i cittadini europei con la cittadinanza e il diritto di voto. 

E allora si operi con coraggio e da subito, con chi ci sta, alla costituzione della Federazione Europea con un numero ridotto di poteri federali, ma essenziali alla funzionalità di una istituzione fondamentale per difendere l’indipendenza, la libertà, l’identità dei popoli europei e il loro stile di vita dalle aggressioni dei lupi che vogliono sottomettere il Pianeta. Prima l’Europa e gli Europei.


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