Roma: al Museo di Castel S. Angelo "Giubileo 2025. Le Vie della Fede", testimonianze d’arte e di pensiero
La mostra è aperta fino al 30 giugno 2024.
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Giovedì 08 Febbraio 2024
Roma - 08 feb 2024 (Prima Pagina News)
La mostra è aperta fino al 30 giugno 2024.
Il 22 gennaio è stata inaugurata a Roma, presso il Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo, la mostra "Giubileo 2025. Le Vie Della Fede. Testimonianze d’arte e di pensiero", promossa e organizzata dal Centro Europeo per il Turismo Cultura e Spettacolo e accolta negli spazi del Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo, afferente alla Direzione Musei Statali della città di Roma del Ministero della Cultura.

Il progetto ripercorre l’evoluzione attraverso i secoli di temi e figure dell’arte sacra, testimonianze del complesso rapporto nel tempo della collettività con il senso religioso, all’interno di un luogo – Castel Sant’Angelo – la cui storia si intreccia intimamente con quella della Chiesa.

La mostra, progettata e curata da Mariastella Margozzi, fino a pochi mesi fa Direttrice Musei Statali della Città di Roma, con la collaborazione di Stéphane Verger e del Cardinale Angelo Comastri, è accompagnata da un catalogo edito da Gangemi Editore che presenta saggi dello stesso Cardinale Comastri, del Cardinale Agostino Marchetto, di Massimo Ruben Rossi, oltre che della curatrice.

I testi relativi agli artisti e alle opere in mostra sono di Vincenzo Lemmo, Michele Occhioni, Laura Salerno, Riccardo Salvatori. Dalle opere più antiche, quelle di Vittore Crivelli della fine del Quattrocento, alle più recenti del contemporaneo Omar Galliani, nella mostra si snoda un percorso che attraversa oltre cinquecento anni di storia.

Partendo dall’arte cinque-seicentesca (con opere, tra gli altri, di Orazio Gentileschi, Bernardo Cavallino, Mattia Preti), si passa per la scelta culturale degli artisti della modernità (Domenico Morelli, Gaetano Previati) per approdare, infine, alla ricerca di una profonda e rinnovata spiritualità in quelli della seconda metà del Novecento (l’angoscia di Mario Sironi, la ieratica serenità di Giacomo Manzù, la religiosa visione di Venanzo Crocetti, quella tempestosa di Pericle Fazzini, lo spirito caustico di Giovanni Hajnal).

Con Omar Galliani, unico artista vivente ed esponente di primo piano della rinnovata ricerca figurativa, l’esposizione affronta la rappresentazione contemporanea della comprensione e oggettivazione visiva dei misteri della Fede. Parallelamente, e sempre nel solco dell’esemplificazione delle tante possibili vie della Fede, la mostra si apre al pensiero di donne e uomini dell’ultimo secolo: santi, beati, ma anche personaggi della cultura contemporanea.

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