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De Rossi in confusione: “Devo resettare le mie idee”.
De Rossi in confusione: “Devo resettare le mie idee”.
Notte fonda per la Roma sconfitta in casa 2-1 dall’Empoli in una sfida che doveva segnare la grande festa per la permanenza di Dybala nella Capitale ed invece diventa campanello d’allarme di una crisi per gli uomini di De Rossi alla vigilia della trasferta in casa della Juventus.
Una Roma troppo brutta per essere vera, prima di qualunque identità di gioco e nel primo tempo completamente in balia dei contropiedi avversari. De Rossi, forse spinto anche dalla volontà popolare, schiera insieme dal 1’ Paulo Dybala e Matias Soulè alle spalle di Dovbyk.
Tatticamente i due argentini sembrano non riuscire a trovare la posizione in campo, con Soulè che si incaponisce nei dribbling sulla sinistra e la Joya che invece riesce solo a sfornare un assist per il colpo di testa divorato da Pellegrini nell’aria piccola. L’Empoli invece dal canto suo ogni volta che riparte lo fa benissimo e nessun giallorosso pressa o spende quantomeno falli tattici.
Ne consegue che i toscani vanno più volte vicino al gol, lo trovano e poi rischiano seriamente il raddoppio.
Nel secondo tempo De Rossi prova a cambiare subito inserendo Zalewski e mettendo Angelino come braccetto in difesa, sembra che qualcosa possa andare meglio ma la follia di Paredes regala il rigore del 2-0. Il cambio dell’argentino e di Cristante è accompagnato dai fischi, specie con il centrocampista ex Atalanta tra i peggiori. In un finale di nervosismo Shomurodov indossa il mantello del super eroe e segna il gol della speranza, per poi sfiorare subito dopo la doppietta personale.
Dybala, ancora una volta il più pericoloso della Roma, ci prova in tutti i modi e dove non arriva il portiere ci si mette il palo interno. Sulla ribattuta Shomurodov viene trattenuto e stesso mentre calcia a porta vuota, ma arbitro e Var non vedono un rigore solare. Una Roma troppo brutta per essere vera che reagisce solo grazie ai nervi, il problema è sopratutto di schemi ed identità.
De Rossi deve cambiare qualcosa perché altrimenti con la Juventus si rischia l’imbarcata: “Sono pagato per gestire La Rosa che mi viene messa a disposizione, c’è ancora una settimana per provare a modificarla un po’. La squadra che avevo a disposizione oggi poteva vincere contro il Cagliari e contro l’Empoli, Avevamo le idee chiare e dobbiamo un attimo resettarle. Io vorrei avere tanti giocatori fisici perché il calcio è così.
Ad un calciatore tecnico non puoi insegnare la velocità”. Nella notte dell’Olimpico poi in sala stampa arriva Dybala che conferma il gran rifiuto agli arabi: “Quando ho iniziato a fare il riscaldamento è stato come fare la prima partita. È stata una grande emozione.
Tu nomini la cifra economica che è quello di cui si parla, essendo tanti soldi ci ho pensato e non dirò una bugia.
Per prendere la scelta si mettono tante cose sul tavolo, non solo il denaro. Io grazie a Dio ho fatto una carriera dove ho guadagnato tanti soldi e ne ho parlato con mia moglie, mia mamma e la mia famiglia.
Voglio tornare in nazionale, ho 30 anni e lavoro al massimo per stare bene. Tutte queste cose mi hanno portato a prendere questa scelta e che ho confermato con tutto l’affetto dei miei compagni.
Quelli sono stati i motivi che mi hanno spinto a questa decisione”. De Rossi deve dimostrare di essere pronto a guidare la Roma, deve essere in grado di mettere in campo Dybala insieme a Soulè e Dovbyk con il coraggio di alcune scelte come panchinare gli impresentabili Pellegrini e Cristante. La Roma non può più sbagliare.