Sondaggio SWG: Premierato, la maggioranza degli italiani è favorevole

Nel Radar dell'Istituto di ricerca triestino i dati sull'opinione espressa da un campione rappresentativo della popolazione in relazione ai pilastri della riforma costituzionale.

(Prima Pagina News)
Martedì 09 Luglio 2024
Roma - 09 lug 2024 (Prima Pagina News)

Nel Radar dell'Istituto di ricerca triestino i dati sull'opinione espressa da un campione rappresentativo della popolazione in relazione ai pilastri della riforma costituzionale.

Il 60% degli italiani è favorevole all'abolizione della nomina dei senatori a vita, il 56% è d'accordo con l'elezione diretta del Presidente del Consiglio e il 51% giudica positivamente il fatto che il Capo dello Stato possa assegnare l'incarico solo al candidato vincente oppure in caso di dimissioni ad un altro parlamentare dello stesso schieramento. Lo sostiene un sondaggio effettuato dall'Istituto di ricerca SWG. "Ci stiamo abituando al fatto che le proposte di riforma della Costituzione siano quasi sempre divisive e suscitino un acceso dibattito con forti contrapposizioni politiche. La riforma del Premierato - si legge nel Radar SWG - non rappresenta un’eccezione in tal senso, fin da subito ha infatti provocato reazioni opposte tra l’elettorato di centrodestra e quello delle forze di opposizione. Nei confronti dei concetti base della riforma emerge una prevalenza di opinioni positive: soprattutto per l’abolizione della possibilità di nomina dei senatori a vita, ma anche per l’elezione diretta del Presidente del Consiglio e la cosiddetta norma anti-ribaltone".

 

Dovendo poi prendere posizione sulla riforma nel complesso, "la quota di favorevoli ancora prevale, ma di stretta misura. Risulta infatti largamente condivisa tra gli elettori dei partiti della maggioranza ma viene osteggiata fortemente dal centrosinistra e in parte anche dagli elettori esterni ai due schieramenti. Una dinamica simile a quella osservata in occasione della riforma proposta all’epoca del Governo Renzi. A motivare i sostenitori della riforma è soprattutto la prospettiva di governi più stabili e duraturi, mentre risulta meno rilevante il rafforzamento dei poteri della figura del Premier. La posizione dei detrattori, invece, si fonda principalmente su due preoccupazioni: il rischio di una deriva autoritaria e la riduzione dei poteri del Capo dello Stato". (Fonte SWG, sondaggio CAWI effettuato, dal 26 al 28 giugno, su un campione rappresentativo nazionale di 1200 soggetti maggiorenni).


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