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John Elkann: "Siamo grati a Carlos per il suo impegno costante in questi anni e per il ruolo che ha svolto nella creazione di Stellantis".
John Elkann: "Siamo grati a Carlos per il suo impegno costante in questi anni e per il ruolo che ha svolto nella creazione di Stellantis".
Doveva guidare il gruppo fino all'inizio del 2026, invece Carlos Tavares ha rassegnato le sue dimissioni con effetto immediato dal ruolo di amministratore delegato di Stellantis. Le sue dimissioni sono state presentate da lui stesso ieri al consiglio di amministrazione del gruppo, che le ha accettate.
Il gruppo ha già cominciato il processo per la selezione del nuovo ad, che sarà gestito da un Comitato Speciale del Consiglio e sarà concluso entro la metà del prossimo anno.
“Intendo mettermi subito al lavoro con il nostro nuovo Comitato Esecutivo ad interim, con il supporto di tutti i nostri colleghi di Stellantis, mentre completiamo il processo di nomina del nuovo Ceo”, ha dichiarato John Elkann, nella nota in cui Stellantis annuncia di aver accettato le dimissioni di Tavares. “Insieme garantiremo la puntuale attuazione della strategia della Società nell’interesse di lungo termine di Stellantis e di tutti i suoi stakeholders”, ha aggiunto.
“Siamo grati a Carlos per il suo impegno costante in questi anni e per il ruolo che ha svolto nella creazione di Stellantis, in aggiunta ai precedenti rilanci di PSA e di Opel, dando avvio al nostro percorso per diventare un leader globale nel settore”, ha proseguito Elkann.
“Il successo di Stellantis sin dalla sua creazione si è basato su un perfetto allineamento tra gli azionisti di riferimento, il Consiglio e il Ceo, “tuttavia, nelle ultime settimane sono emerse vedute differenti che hanno portato il Consiglio e il Ceo alla decisione di oggi”, è il commento del Senior Independent Director di Stellantis, Henri de Castries.
"Stellantis conferma la guidance presentata alla comunità finanziaria il 31 ottobre 2024 in relazione ai risultati dell’intero anno 2024", prosegue la nota. Venerdì, a Piazza Affari, il titolo aveva guadagnato l'1,5%, a 12,536 euro per azione, ma nel coro degli ultimi 6 mesi ha ceduto il 39,44% e su base annuale ha perso 33,07%.
I vertici dei Sindacati metalmeccanici chiedono un piano industriale e occupazionale immediato. Lo ha detto il Segretario generale Fiom-Cgil, Michele De Palma, che ha ricordato che “i lavoratori italiani rimangono” anche dopo le dimissioni di Tavares e chiedono che il piano venga elaborato “subito”.
Da parte sua, il Segretario generale della Uilm, Rocco Palombella, si attende “nel tempo più breve possibile un nuovo management che dia discontinuità rispetto al passato rispetto agli impegni occupazionali, produttivi e industriali nel nostro Paese” e che “abbia a cuore gli stabilimenti e i lavoratori italiani” facendo tornare "la produzione di auto" in Italia.
Secondo il Segretario generale della Fim Cisl, Ferdinando Uliano, le dimissioni di Tavares sono “un momento di svolta per l’azienda e per il settore automobilistico italiano”. Uliano ha riaffermato “al Governo italiano l’urgenza di convocare appena possibile i vertici aziendali e le organizzazioni sindacali a Palazzo Chigi”.