Venezia81, Pietro Castellitto: "Riccardo Schicchi è rimasto fedele ad un ideale"

L'attore alla presentazione del film "Diva Futura": "Era un uomo che aveva un’incredibile aderenza tra il corpo e il pensiero: una categoria di persone che appartiene al passato, oggi sono tutti un pò scollati".

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Mercoledì 04 Settembre 2024
Venezia - 04 set 2024 (Prima Pagina News)

L'attore alla presentazione del film "Diva Futura": "Era un uomo che aveva un’incredibile aderenza tra il corpo e il pensiero: una categoria di persone che appartiene al passato, oggi sono tutti un pò scollati".

“La mia generazione ha conosciuto Riccardo Schicchi solo sul viale del tramonto, quando andava in televisione da Mammuccari.

Era un uomo che aveva un’incredibile aderenza tra il corpo e il pensiero: una categoria di persone che appartiene al passato, oggi sono tutti un pò scollati. C’era qualcosa di profondo in lui che non ha mai tradito.

Oltre a essere un film su un’epoca incredibile, credo che sia un film su un uomo che è riuscito a fare la vita che voleva fare. Ha dovuto creare un mondo dentro a cui ci ha messo un mestiere. Molte persone non fanno quello che vogliono fare nella vita, e invece lui lo ha fatto ed è rimasto fedele a un ideale”.

Lo ha detto Pietro Castellitto, a Venezia, durante la conferenza stampa di presentazione del film "Diva Futura", diretto da Giulia Stewigerwalt, in cui interpreta il celebre imprenditore del porno Riccardo Schicchi, che nel 1983 fondò l'agenzia "Diva Futura", insieme con Ilona Staller.

“Ho deciso di raccontare questo mondo perchè è stato molto sorprendente quello che ho trovato – ha detto la regista Giulia Steigerwalt – C’erano questo grande sogno e questa grande illusione di diventare delle dive. E c’era anche una grande confusione, una certa cialtroneria ma con delle intenzioni sincere di fondo. E tutto questo lo trovavo affascinante con le contraddizioni stesse che aveva generato questa rivoluzione. C’era qualcosa di tragico, questa giocosità e la caduta.

La vita è un mix di gioia e dolori. E in tutto questo la violenza è un elemento interessante, non faceva parte della visione che aveva questo gruppo. C’era un’assenza totale di pudore e di solito si pensa che debba essere necessariamente associata a qualcosa di viscido, aggressivo mentre la visione era diversa. Ci si illudeva di fare arte, rompere dei tabù e rivoluzionare il costume”.


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