Sei sicuro di voler sbloccare questo articolo?
All’Archivio Centrale dello Stato una grande esposizione racconta, con oltre 6.000 disegni e progetti d’archivio, la lunga storia della Fabbrica del Vittoriano e il suo ruolo nella costruzione dell’identità nazionale, frutto di un intervento di salvaguardia che ha messo in sicurezza il fondo documentario.
All’Archivio Centrale dello Stato una grande esposizione racconta, con oltre 6.000 disegni e progetti d’archivio, la lunga storia della Fabbrica del Vittoriano e il suo ruolo nella costruzione dell’identità nazionale, frutto di un intervento di salvaguardia che ha messo in sicurezza il fondo documentario.
All’Archivio Centrale dello Stato si apre al pubblico la mostra “Costruire la Nazione. I disegni della Fabbrica del Vittoriano”, inaugurata dal Ministro della Cultura Alessandro Giuli alla presenza delle istituzioni archivistiche e risorgimentali. L’iniziativa, promossa insieme all’Istituto per la storia del Risorgimento italiano, mette al centro il patrimonio documentario come chiave per leggere la nascita e l’evoluzione dell’identità nazionale.
Il percorso espositivo nasce dal recente intervento di salvaguardia che ha permesso di trasferire d’urgenza, dai depositi del Vittoriano all’Archivio Centrale, l’imponente fondo della Fabbrica del Vittoriano, un materiale che versava in condizioni critiche. Grazie a questo lavoro di tutela, oggi il pubblico può vedere una selezione di oltre 6.000 disegni tecnici, bozzetti e schizzi che ripercorrono tutte le fasi del cantiere: dai concorsi di progettazione alla definizione dell’apparato decorativo, fino alla trasformazione del monumento in Altare della Patria dopo l’inumazione del Milite Ignoto.
La mostra presenta il Vittoriano come un grande laboratorio architettonico e simbolico che attraversa il passaggio tra Otto e Novecento, intrecciando le memorie delle Guerre di Indipendenza, la figura di Vittorio Emanuele II e il sacrificio dei caduti delle guerre mondiali. I materiali d’archivio testimoniano non solo la complessità del progetto e delle sue innovazioni tecniche, ma anche il modo in cui il monumento è stato di volta in volta interpretato e “riusato” dalle diverse stagioni politiche, dalla fase monarchica alla Repubblica.
Dalle parole dei vertici dell’Archivio Centrale, della Direzione generale Archivi e dell’Istituto per la storia del Risorgimento emerge una lettura condivisa: la documentazione della Fabbrica del Vittoriano è insieme memoria di un grande cantiere e strumento vivo per comprendere come si costruisce una Nazione, anche attraverso i suoi simboli. I disegni e i documenti esposti diventano così “segni di unità”, in grado di restituire la stratificazione di significati che il monumento ha assunto nel corso del Novecento e che ancora oggi contribuisce a definire il racconto pubblico dell’Italia.
L’esposizione, articolata in più sezioni tematiche, accompagna il visitatore dalle trasformazioni urbane dell’area prescelta ai progetti architettonici, dall’organizzazione del cantiere alle scelte decorative, fino a un focus dedicato all’Altare della Patria e al Milite Ignoto. La mostra è visitabile gratuitamente dal 3 dicembre 2025 al 17 maggio 2026, dal lunedì al venerdì, dalle 9:30 alle 18:00, negli spazi dell’Archivio Centrale dello Stato, confermando la vocazione del sito come luogo aperto, accessibile e centrale nella valorizzazione della memoria nazionale.