Arte: Inaugurata a Viterbo la Mostra di Angelo Russo

Presso i locali il museo etrusco Rocca Albornoz, prende il via Radici e Visioni. Rimarrà visitabile fino al 6 gennaio. Esposte 25 opere tra quadri e sculture

di Renato Narciso
Giovedì 04 Dicembre 2025
Viterbo - 04 dic 2025 (Prima Pagina News)

Presso i locali il museo etrusco Rocca Albornoz, prende il via Radici e Visioni. Rimarrà visitabile fino al 6 gennaio. Esposte 25 opere tra quadri e sculture

Inaugurata martedì, 2 dicembre 2025, presso il museo etrusco Rocca Albornoz, la mostra Radici e Visioni, dell'artista Angelo Russo.

Tale mostra, in cui sono esposte 25 opere, tra sculture, grafica e bozzetti, si inserisce nel calendario degli eventi promossi dal comune per celebrare l'Anno Giubilare 2025.

Un itinerario interiore e creativo, dalle esperienze legate alla Macchina di Santa Rosa fino alle opere più recenti, dove il simbolo si fa linguaggio dell’anima.

Sarà esposta anche la statua originale di Santa Rosa di Sinfonia d’Archi, insieme al bozzetto del 1991.

Angelo Russo è un pittore e scultore, nonché ideatore della Macchina di Santa Rosa nel 1991.

"Radici e visioni – afferma Russo – è un ritorno alle origini, e insieme, uno sguardo verso il futuro, un viaggio nell'arte come mediazione e nella forma come segno di un cammino spirituale che continua, una mostra antologica tra simboli, spiritualità e quarant’anni di ricerca artistica”.

Radici e Visioni – continua l'artista – parte da quelle che sono le mie radici personali che affondano nella città di Viterbo e poi si allargano verso gli orizzonti e attraverso delle visioni, dal momento che sono un pittore simbolista, non sono di quelli che riproducono paesaggi, i mei simboli si realizzano attraverso dinamiche più profonde e inconsce, attraverso i sogni e anche i sogni ad occhi aperti, attraverso sfumature che magari non tutti vedono, però chi ha un animo artistico riesce a percepirle”.

Per esempio – aggiunge – riguardo alla Macchina di Santa Rosa del 1991, quando pensai di partecipare al concorso realizzai una trentina di bozzetti che poi cestinai perché mi sembrava di riprodurre la solida Macchina con un pilone centrale rivestito, una notte sognai un palo illuminato con dei fori attraverso i quali passava la luce. Mi svegliai la mattina pensando che la nuova Macchina dove si dovesse vedere al di là della macchina stessa e quindi inventai la 'Sinfonia ad Archi' ove è possibile vedere il cielo attraverso la Macchina. Quindi attingo da queste dinamiche, ecco perché mi definisco un simbolista”.

La Mostra è un percorso più spirituale, mediante il simbolo e la metafora ho cercato di integrare gli opposti, le parti scure con la luce, sempre con un ottimismo che ci porta poi a essere più positivi rispetto a ciò che ci circonda”.

Questa iniziativa – conclude Russo - è stata voluta dall'amministrazione comunale che ringrazio, così come ringrazio il museo che ci ha concesso le sale”.

L'esposizione resterà aperta fino al 6 gennaio.

La mostra, a cura di ST Sinergie, ha il patrocinio del Sodalizio Facchini di Santa Rosa e dall’Associazione "Ex Facchini di Santa Rosa" e il contributo di Unindustria Viterbo grazie alla quale è stato possibile realizzare il catalogo.

Presente il vice sindaco Alfonso Antoniozzi in rappresentanza dell'Amministrazione comunale.

La curatrice artistica è stata la professoressa Laura Principi.


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