Breaking news infrastrutture energetiche - A2A, Mazzoncini: roadmap rigorosa per la decarbonizzazione al 2050 con 23 miliardi di investimenti

Presentato il primo Piano di transizione climatica del gruppo: 23 miliardi di euro di investimenti al 2035, forte focus sulla riduzione della CO2, sul ruolo dei data center e sulla crescita della mobilità elettrica come pilastri della trasformazione energetica.

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Mercoledì 03 Dicembre 2025
Roma - 03 dic 2025 (Prima Pagina News)

Presentato il primo Piano di transizione climatica del gruppo: 23 miliardi di euro di investimenti al 2035, forte focus sulla riduzione della CO2, sul ruolo dei data center e sulla crescita della mobilità elettrica come pilastri della trasformazione energetica.

A Milano, nel corso della presentazione del primo Piano di transizione climatica, l’amministratore delegato di A2A Renato Mazzoncini ha messo in chiaro che senza una roadmap rigorosa gli obiettivi di decarbonizzazione al 2050 rischiano di restare sulla carta.

Il nuovo piano viene descritto come un impegno di lungo periodo verso un mondo decarbonizzato, sostenuto da tappe precise al 2030, 2035 e 2040 che dovranno scandire il percorso di riduzione delle emissioni. Il piano industriale al 2035 prevede 23 miliardi di investimenti, con una quota prevalente allineata alla tassonomia europea e risorse significative destinate ai settori chiave della transizione. Una parte degli investimenti continua a essere indirizzata al gas, considerato ancora necessario nella fase di passaggio, mentre la maggioranza delle risorse punta su interventi compatibili con gli obiettivi climatici e su progetti dedicati all’abbattimento della CO2. Il gruppo ha confermato nel piano strategico l’obiettivo di arrivare a emissioni nette zero al 2050.​

Mazzoncini ha insistito sul fattore tempo, definendo il 2050 “terribilmente vicino” rispetto alla vita utile delle infrastrutture energetiche che oggi si stanno realizzando. Cabine elettriche e reti che entrano in funzione in questi anni saranno infatti ancora operative nel 2050, imponendo scelte progettuali coerenti con scenari a emissioni ridotte. In questo quadro, una pianificazione accurata degli step intermedi diventa essenziale per trasformare gli obiettivi in risultati concreti.

Nel ragionamento sull’evoluzione della domanda, l’amministratore delegato ha inserito il tema dei data center, definiti indispensabili per la competitività del Paese e per la sovranità sui dati, ma molto esigenti dal punto di vista energetico. Il rischio, nel breve periodo, è che il loro fabbisogno venga coperto prevalentemente da generazione termoelettrica, rendendo cruciale lo sviluppo di tecnologie di carbon capture and storage e nuove soluzioni per decarbonizzare un’energia necessaria ad alimentare l’intelligenza artificiale, indicata come principale driver di crescita dei consumi elettrici.​

Uno snodo importante sarà anche la trasformazione della mobilità, con l’ipotesi che nel 2035 oltre il 20% delle flotte circolanti sia elettrico. Una simile penetrazione dei veicoli a batteria richiederà investimenti massicci in infrastrutture di rete e di ricarica, per rendere il sistema pronto a gestire nuovi carichi e abitudini di utilizzo. Mazzoncini ha ribadito che solo centrando i passaggi intermedi fissati dal piano sarà possibile raggiungere l’obiettivo finale di decarbonizzazione, mantenendo al tempo stesso competitività industriale e sicurezza energetica.​


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