Difesa, Crosetto: "Bisogna spendere di più, il 2% è soltanto il punto di partenza"

"Al momento non abbiamo nè risorse, nè scorte, nè investimenti per garantire la difesa dell’Italia nei prossimi anni come dovremmo, serve un'accelerazione".

(Prima Pagina News)
Lunedì 14 Aprile 2025
Roma - 14 apr 2025 (Prima Pagina News)

"Al momento non abbiamo nè risorse, nè scorte, nè investimenti per garantire la difesa dell’Italia nei prossimi anni come dovremmo, serve un'accelerazione".

“I Paesi europei non possono toccare welfare e conquiste sociali. Ciò detto, in questo contesto, il due per cento non è più un punto di arrivo da tempo, ma solo di partenza. Ma questo è solo un target economico. Il mio impegno irrinunciabile è garantire la difesa di questo Paese, indipendentemente da quel che accade”.

Lo ha detto, in un'intervista rilasciata al quotidiano La Stampa, il Ministro della Difesa, Guido Crosetto.

“La verità è che al momento non abbiamo nè risorse, nè scorte, nè investimenti per garantire la difesa dell’Italia nei prossimi anni come dovremmo. E quindi serve un’accelerazione. Non lo dico io, Ministro pro tempore alla Difesa. Lo dicono le forze armate, i tecnici cui abbiamo delegato la difesa del nostro Paese. Lo direbbero anche a un ministro dei Cinque stelle”, ha proseguito.

“Servirebbe – ha evidenziato il titolare della Difesa – un investimento molto superiore a quello che facciamo, ma occorre anche un intervento di tipo normativo. Per fare un esempio, forze armate efficienti devono avere un trattamento giuridico diverso rispetto al pubblico impiego: non mando uno a combattere fino a 65 anni. Basta guardare come fanno gli altri Paesi”.

“Sulla parte militare abbiamo un rapporto privilegiato”, con gli Stati Uniti. “Noi – ha detto ancora Crosetto – siamo il primo Paese al mondo in grado di produrre F35, oltre gli Stati Uniti, e l’unico nel quale verranno formati piloti perché gli Usa non ce la fanno da soli. Quel programma è la dimostrazione che puoi comprare da loro ma hai ritorni economici e industriali superiori a quello che hai speso”.

A una domanda se volesse esprimere un giudizio su Donald Trump, il Ministro ha risposto: “E’ presto. Per ora si può dire che non è il trumpismo di dieci anni fa. Quello attuale, come dice il Vangelo, lo potremo giudicare dai frutti”. E per quanto riguarda il ruolo dell'Ue nei negoziati per l’Ucraina: “Sarebbe giusto che sedesse al tavolo, visto che si parlerà di scelte che incideranno anche sul suo futuro. Ma per farlo occorre l’aiuto americano”.

Su ciò che sta accadendo a Gaza, ha concluso: “Anche qui, l’attacco all’ospedale, come quello ai civili ucraini, non fa più notizia. Quello mediorientale è il fronte che oggi mi preoccupa di più perchè è come una pietra in un lago, che apre anelli sempre più larghi… e la violenza rischia di alimentare una nuova e più cruenta spirale terroristica”.


RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright Prima Pagina News

difesa
Guido Crosetto
PPN
Prima Pagina News

APPUNTAMENTI IN AGENDA

SEGUICI SU