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Il partito di Le Pen e Bardella voterà insieme alla sinistra.
Il partito di Le Pen e Bardella voterà insieme alla sinistra.
Dopo che il premier francese Michel Barnier ha annunciato la sua intenzione di ricorrere all'articolo 49.3 della costituzione per l'adozione del bilancio sul welfare, come da pronostico, il leader de La France Insoumise (Lfi), Jean-Luc Mélenchon ha annunciato una "mozione di censura", cioè di sfiducia, nei confronti del governo. E il Rassemblement National (Rn) di Marine Le Pen ha fatto sapere che voterà con la sinistra per far aprire la crisi di governo.
Durante il suo intervento in Parlamento a Parigi, Barnier ha annunciato che ricorrerà all'articolo 49.3 della costituzione, lo strumento più estremo, per adottare il progetto di manovra finanziaria 2025 sul welfare senza passare per il voto dell'Assemblea Nazionale. Il progetto è duramente osteggiato dai partiti d'opposizione.
''I francesi non ci perdonerebbero di preferire gli interessi particolari all'avvenire della Nazione'', ha detto Barnier. ''Siamo giunti ad un momento di verità che pone ognuno dinanzi alle proprie responsabilità", ha continuato.
Barnier si è impegnato a rinunciare allo stop ai rimborsi per alcuni medicinali, inizialmente previsto nel progetto di manovra sul welfare, accogliendo un'altra rivendicazione del Rn perché l'esecutivo non cadesse.
Di fronte alla minaccia di una mozione di sfiducia, Barnier ha invocato il tema dei medicinali, una "linea rossa" posta da Le Pen durante il suo colloquio telefonico con Barnier. Poco prima della telefonata, il Presidente del Rn, Jordan Bardella, ha confermato che ''salvo un miracolo dell'ultimo minuto'' il partito di estrema destra voterà con la sinistra, in modo da far cadere il governo. Durante i giorni scorsi, Barnier aveva già accolto un'altra richiesta del Rn, rinunciando all'aumento della tassa sull'elettricità, previsto nella manovra.
"Il Rassemblement National - ha dichiarato Bardella - azionerà il meccanismo di voto dell'arma della censura, salvo, ovviamente, un miracolo dell'ultimo minuto, se Michel Barnier dovesse rivedere le sue intenzioni (sulla manovra finanziaria legata al welfare) entro le 15 di oggi. Ma ho poca speranza che venga toccato dalla grazia".
In seguito alle parole di Bardella, la portavoce del governo Barnier, Maud Bregeon, ha fatto sapere che l'esecutivo è ''aperto al dialogo" con il Rn, evidenziando, tuttavia, che per raggiungere un compromesso ''bisogna essere in due'', facendo capire che la posizione sulla rinuncia allo stop del rimborso per alcune medicine, una delle "linee rosse" imposte dal Rn al governo, potrebbe cambiare.
''L'interesse superiore è che il Paese abbia un bilancio e non sprofondi nell'incertezza'', ha detto Bergeon, aggiungendo che ''ogni deputato'' di sinistra o del Rassemblement National che voterà la mozione ''dovrà renderne conto al proprio collegio'' elettorale.
Stando a fonti ufficiali riprese dai media francesi, Barnier e Le Pen hanno avuto una conversazione telefonica sulla crisi politica che rischia di investire l'esecutivo: poco più di due mesi dopo l'insediamento, il governo Barnier è in bilico, minacciato dalla possibilità che il Rn si unisca alla sinistra per farlo cadere.