Gaza, Netanyahu: "O Israele o i mostri di Hamas"

Quattro soldati israeliani sono rimasti feriti in un attacco missilistico compiuto da Hezbollah.

(Prima Pagina News)
Lunedì 13 Maggio 2024
Roma - 13 mag 2024 (Prima Pagina News)

Quattro soldati israeliani sono rimasti feriti in un attacco missilistico compiuto da Hezbollah.

“Siamo noi, Israele, o loro, i mostri di Hamas”. E' quanto ha detto il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, ripreso da "The Times of Israel", partecipando stamani alla celebrazione del Giorno della memoria per i caduti al cimitero militare di Mount Herzl a Gerusalemme.

La guerra a Gaza, ha precisato il premier, è una scelta in cui la libertà rappresenta un'alternativa alla disperazione, alla violenza e all'omicidio. . “Siamo determinati a vincere questa lotta”, ha proseguito Netanyahu, “aggiungeremo l’obiettivo della vittoria, innanzitutto, riportando a casa tutti i nostri ostaggi”. Soltanto insieme "vinceremo", ha concluso.

Per celebrare militari caduti nello svolgimento del proprio dovere, inclusi coloro che sono morti negli attacchi terroristici, il popolo israeliano si è fermato per due minuti, durante il suono di una sirena, che ha avviato le commemorazioni in vari luoghi, incluso il monte Herzl.

Le sirene d'allarme sono tornate a suonare nel Nord di Israele. Secondo quanto fa sapere il Times of Israel, le sirene anti-missili hanno suonato nelle città di Fassuta, Netua, Matat ed Elkosh nell’Alta Galilea, lungo il confine con il Libano.

Quattro militari di Tel Aviv, intanto, sono rimasti feriti nel Nord di Israele, a causa di alcuni razzi anticarro lanciati dal Libano. E' quanto fanno sapere funzionari militari e medici, citati dal Times of Israel. L'attacco si è verificato vicino al kibbutz Yiftah. I soldati sono stati portati all’ospedale Ziv di Safed. Stando a quanto fanno sapere le forze israeliane di difesa (Idf), la zona è stata colpita da due razzi. Tre soldati sono rimasti feriti non gravemente, mentre un quarto si trova in condizioni moderatamente gravi.

Sempre il Times of Israel riferisce che carri armati israeliani stanno spingendo a Jabaliya, nel nord della Striscia di Gaza. Nello specifico, i tank starebbero proseguendo verso il cuore del più grande degli otto campi profughi della Striscia. I residenti hanno detto che i proiettili fatti esplodere dai carri sono caduti al centro del campo profughi, mentre alcune case sarebbero state distrutte dagli attacchi aerei.

"Questa è una guerra che non ha scelta, una guerra che plasmerà le nostre vite per decenni", ha dichiarato il Ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant, secondo quanto riporta Channel 12. “Questa – ha continuato il Ministro della Difesa israeliano – è una guerra che continuerà finché non restituiremo i nostri ostaggi, smantelleremo il governo di Hamas e le sue capacità militari e restituiremo prosperità allo Stato di Israele e il sorriso ai suoi cittadini”.

Il Segretario di Stato americano, Antony Blinken, ha avuto un colloquio telefonico con il Ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant, in merito alla situazione nella Striscia di Gaza e al rilascio degli ostaggi israeliani prigionieri di Hamas. E' quanto ha fatto sapere il Dipartimento di Stato americano, evidenziando che Blinken ha ribadito la posizione di Washington, in merito ad un possibile attacco su Rafah e sottolineato la necessità di difendere i civili ancora nella Striscia.

Israele, ha detto Blinken alla Cbs, “rimarrebbe con in mano la situazione di un’insurrezione duratura” se non uscisse da Gaza e senza un piano di governance per il dopoguerra.

L'ultimo bombardamento israeliano su Rafah, avvenuto stanotte, ha causato un morto e tre feriti. E' quanto fa sapere l'agenzia di stampa palestinese Wafa. Alcuni feriti, prosegue Wafa, sono stati registrati anche nel campo profughi di Bureij. Stando a quanto fa sapere il Ministero della Sanità di Gaza, oltre 35.000 palestinesi sono morti dall'inizio del conflitto, seguito all'attacco dei fondamentalisti del 7 ottobre scorso contro Israele. Il conteggio non distingue tra civili e miliziani. Da parte sua, Israele fa sapere di aver ucciso più di 13.000 militanti, senza fornire alcuna prova.


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