Il libro del mese. La letteratura che insegna ad amare
Don Paolo Alliata, sacerdote della diocesi di Milano, rettore del liceo Montini, ha l’abitudine nella predicazione di ricorrere a immagini e temi tratti dalla letteratura e dal cinema, per raccontare la bellezza del “grande mistero cristiano”.
di Mimmo Nunnari
Lunedì 26 Febbraio 2024
Milano - 26 feb 2024 (Prima Pagina News)
Don Paolo Alliata, sacerdote della diocesi di Milano, rettore del liceo Montini, ha l’abitudine nella predicazione di ricorrere a immagini e temi tratti dalla letteratura e dal cinema, per raccontare la bellezza del “grande mistero cristiano”.

Ha scritto anche libri e testi teatrali ispirandosi a temi biblici, dove ha cercato, come dice lui stesso, “il soffio che ci nutre”. Nell’ultimo lavoro: “L’amore fa miracoli” (Ponte alle Grazie, pagine 174, euro 16), porta il lettore tra le pagine dei più grandi romanzi di tutti i tempi, convinto com’è, che la letteratura insegna ad amare: è una maestra di sentimenti; lo fa entrare in dialogo con i testi classici della grande letteratura: dalla “Resurrezione” di Lev Tolstoj, a “Gli aquiloni” di Roman Gary, a “Stoner” di John Williams, a “Diario di un dolore” di C.S. Lewis, a “L’insostenibile leggerezza dell’essere” di Milan Kundera, a tanti altri capolavori.

Romanzi e autori del passato, di cui don Alliata si serve, per penetrare lo strato del nostro presente e condurre chi legge verso la sua sorgente misteriosa, come dice Isabella Guanzini nella bella prefazione del libro. Nella sua lettura critica, delle opere letterarie analizzate e ripercorse nella loro trama, il sacerdote scrittore trova le sensazioni che ridestano le passioni. Se l’amore, che aleggia nella Resurrezione di Tolstoj, è metamorfosi, grazia, primavera, l’amore di Kundera oscilla tra leggerezza e pesantezza, vulnerabilità e compassione, mentre in Steinbeck è profezia, preghiera in movimento. A volte, Alliata, in parallelo con la “lettura” dei libri, riprende alcune pagine del Vangelo accostandole ai temi dei romanzi: per cogliere coincidenze e segni, che rimandano ai destini dell’uomo.

C’è, in questo libro, un invito a riflettere su che cosa significa dire “che esiste un progetto di Dio sulla storia di ognuno”. Alliata ci introduce nella grande letteratura, insegnandoci a cercare la vita, e ad “averla in abbondanza”, come direbbe l’evangelista Giovanni. Il “dialogo” dell’autore, con alcuni testi classici, è inscindibile dal confronto col testo biblico, anche se i libri scelti, di cui parlare o di cui scrivere, testi classici o alle volte letteratura contemporanea, non sempre parlano di temi esplicitamente religiosi.

Sono libri che don Alliata trova preziosi, prima di tutto, per sé, come dice. Non è il primo libro che il sacerdote scrive, ispirandosi alle prediche e alla letteratura, argomento che da diversi anni, nella sua chiesa in corso Garibaldi, a Milano, affronta, con incontri di lettura molto partecipati e aperti a tutti. Da quelle prediche” e dagli incontri in chiesa, poi nascono i libri. 


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