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La Cina: "Ci auguriamo che tutte le parti coinvolte trovino, attraverso il dialogo e i negoziati, un piano di pace sostenibile e duraturo".
La Cina: "Ci auguriamo che tutte le parti coinvolte trovino, attraverso il dialogo e i negoziati, un piano di pace sostenibile e duraturo".
“Non vogliamo stare alle condizioni della Russia, noi vogliamo che la guerra finisca e che gli Usa sappiano che siamo disposti a mettere fine alla guerra”. Così, durante un briefing a Kiev, il Presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in merito alla proposta di tregua di 30 giorni fatta dagli Usa, a cui ieri Kiev si è detta disponibile.
“Un cessate il fuoco è qualcosa che ci aspettiamo ma tutto dipenderà dalla Russia, se vorrà o meno continuare a uccidere persone. L’Ucraina ha dimostrato la sua disponibilità e la sua volontà” per un cessate il fuoco, “senza opporre alcuna ostruzione” nei colloqui di ieri a Gedda, in Arabia Saudita. “Adesso la palla è nel campo della Russia, è la Russia che deve decidere”, ha continuato il leader di Kiev.
“Guardate, state correndo un po’ troppo, non vogliamo farlo”. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato da Ria Novosti, in merito alla proposta americana di un cessate il fuoco di un mese tra Mosca e Kiev. “Ieri, parlando con la stampa, sia Rubio che Waltz hanno detto che ci avrebbero trasmesso informazioni dettagliate sull’essenza delle conversazioni avvenute a Gedda attraverso vari canali diplomatici. Per prima cosa, dobbiamo ottenere queste informazioni. In questi giorni sono previsti contatti con gli americani, durante i quali ci aspettiamo di avere tutte le informazioni”, ha proseguito.
Non è escluso, ha aggiunto Peskov ripreso dalla Tass, che Donald Trump e Vladimir Putin si sentano telefonicamente, e se necessario la conversazione telefonica sarà organizzata velocemente. “Non escludiamo che possa sorgere il tema di una conversazione telefonica ai massimi livelli. Se si presenterà questa necessità, sarà organizzata molto rapidamente. I canali di dialogo esistenti con gli americani consentono di farlo in tempi abbastanza brevi”, ha detto Peskov, durante un briefing.
Oggi, gli Usa “avranno contatti con i russi”, nella speranza di ottenere un sì alla tregua di un mese a cui l'Ucraina si è detta disponibile ieri. Così il Segretario di Stato americano, Marco Rubio, citato dal Guardian. Gli Usa, ha dichiarato Rubio, “sollecitano fermamente i russi a porre fine a tutte le ostilità”, “non esiste una soluzione militare a questo conflitto“.
Rubio ha poi confermato che i colloqui sauditi di ieri hanno riguardato “come dovrebbe essere un processo di negoziazione” e hanno incluso “conversazioni sulle concessioni territoriali”.
Mosca, ha proseguito, sta “probabilmente elaborando” la notizia della proposta di tregua “allo stesso modo del resto del mondo” e ha riaffermato che Washington presenterà la proposta ai russi “direttamente”. “Diremo che l’Ucraina è pronta a interrompere tutte le attività sul campo di battaglia e ad avviare immediatamente il processo di negoziazione per porre fine in modo duraturo alla guerra, e vedremo quale sarà la risposta“, ha garantito, secondo quanto riferisce la Cnn, “se la loro risposta è sì, allora sappiamo di aver fatto dei veri progressi e che c’è una reale possibilità di pace. Se la loro risposta è no, sarebbe molto spiacevole, e allora renderà chiare le loro intenzioni“.
“Führer Ursula sta mobilitando tutti per la rimilitarizzazione dell’Europa”. Così il Ministro degli Esteri russo, Serghiei Lavrov, in un'intervista ai blogger americani Mario Naufal, Larry Johnson e Andrew Napolitano, ripresa dalla Tass. In riferimento al piano ReArm Eu, ha aggiunto, si parla di “soldi incredibili”, “molti pensano che si tratti di un trucco per distrarre la popolazione da decine e centinaia di miliardi di euro spesi senza un’adeguata verifica durante la lotta contro la pandemia di Covid-19 e con la fornitura di assistenza all’Ucraina. Tutto questo è attualmente in discussione”.
“Non credo che gli americani lasceranno la Nato. Almeno, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump non ha mai nemmeno accennato a questa eventualità. Ma ha detto direttamente che, se i Paesi membri della Nato vogliono che gli Stati Uniti li proteggano e forniscano garanzie di sicurezza, allora devono pagare quanto necessario”, ha poi affermato Lavrov.
“Ci siamo sempre adoperati per la pace e abbiamo promosso i colloqui di pace. Ci auguriamo che tutte le parti coinvolte trovino, attraverso il dialogo e i negoziati, un piano di pace sostenibile e duraturo, che risponda alle reciproche preoccupazioni”. Lo ha detto una portavoce del Ministro cinese degli Esteri, Mao Ning, nel corso del briefing odierno con la stampa, replicando ad una domanda su quale sia la posizione di Pechino, dopo che ieri Kiev si è detta disponibile ad una tregua temporanea di un mese, proposta dagli Stati Uniti. E' quanto fa sapere il Global Times. La portavoce ha aggiunto che fin dal primo giorno di guerra, Pechino ha sostenuto il dialogo e i negoziati, per trovare una soluzione politica alla crisi.
Secondo quanto fa sapere Ria Novosti, il direttore dell’agenzia di intelligence russa Svr, Sergei Naryshkin, ha parlato al telefono con il capo della Cia, John Ratcliffe. “L’11 marzo 2025 si è svolta una conversazione telefonica tra il direttore del Servizio segreto estero russo, Sergei Naryshkin, e il capo della Cia statunitense, John Ratcliffe”, ha riferito l'Svr, aggiungendo che entrambi i capi delle due intelligence hanno concordato di tenersi regolarmente in contatto per contribuire a garantire la stabilità e la sicurezza a livello mondiale, oltre che per ridurre la crisi nelle relazioni tra Russia e Usa.